Oltre 1000 persone pronte a donare, ma nessun centro di raccolta dove poterle accogliere. O meglio: nessun personale sanitario che possa ritirare le eventuali sacche. È la situazione che vive Sassocorvaro, paese in provincia di Urbino, e che viene denunciata a DonatoriH24 dal presidente della sezione locale di Avis, Antonio Alessandrini.
“Il 7 luglio dello scorso anno abbiamo inaugurato a Mercatale, una frazione del nostro paese, una struttura interamente finanziata dalla nostra associazione – spiega -, con l’obiettivo di convogliare in un unico punto i donatori del territorio senza costringerli a percorrere distanze eccessive per arrivare fino a Urbino (centro trasfusionale di riferimento, ndr)”. Alessandrini, come dichiarato già a una testata locale, conferma i motivi di questa empasse: “Sono mesi che non doniamo perché nessuno può venire a ritirare il sangue e portarlo a Urbino per la lavorazione: molti comuni del Montefeltro potrebbero fare riferimento al nostro centro, ma siamo fermi. E in un periodo come questo mi sembra assurdo“.
Il presidente spiega che l’obiettivo è quello dell’autogestione: “Abbiamo speso migliaia di euro per realizzare un polo di riferimento e non possiamo usarlo perché il personale sanitario che dovrebbe assisterci non c’è. Trovo paradossale – conclude – che si facciano campagne per incentivare le persone a donare, ma che solo di rado si affronti il problema della carenza di medici e infermieri. Ci sono persone che quotidianamente hanno bisogno di sangue, noi qui abbiamo chi vorrebbe donarlo, ma non lo può fare”.