Due raccolte straordinarie di sangue organizzate per lo stesso giorno, sabato 22 giugno. È un vero e proprio “caso” quello che, da qualche ora, sta scuotendo San Nicandro Garganico, il piccolo comune in provincia di Foggia. La ragione del contendere è la giornata di donazione organizzata contemporaneamente dalle sezioni locali di Avis e Fidas.
“Riteniamo un grave errore disperdere forze ed energie, in una comunità piccola come la nostra, che invece ha bisogno di unire più che dividere – spiega l’Avis di San Nicandro con un comunicato stampa pubblicato sulla propria pagina Facebook -. Tanto più se consideriamo tutti gli indicatori socio-demografici che segnalano lo stato preoccupante della nostra città dal punto di vista dei cittadini residenti, sempre meno numerosi e con una forte emorragia di forze, soprattutto giovanili, che costituiscono da sempre il miglior bacino dove attingere nuovi donatori di sangue. In questo quadro guadagnare nuovi soci donatori diviene alquanto faticoso ed impegnativo”. Una scelta, quella di aprire la sezione Fidas nello stesso Comune, che Avis non fatica a considerare “negativa“, aggiungendo peraltro “abbiamo guardato con sospetto alla nascita di altre associazioni della cui esistenza in questo momento storico non si sentiva l’assoluta necessità“. Oltre a sottolineare la “mancanza di rispetto” da parte della Federazione, Avis ribadisce come “la decisione di organizzare da parte loro una donazione sabato 22 giugno, che si sovrappone alla nostra donazione programmata per lo stesso giorno, contraddice in maniera palese lo spirito collaborativo da noi intrapreso”.
Michele Tenace, presidente della Fidas provinciale di Foggia, però, non ci sta a fare la parte del cattivo: “Abbiamo istituito la nuova sede a novembre 2018, ma non è mai stato stilato un calendario delle donazioni annuali. Da parte della Asl di Foggia sono arrivate soltanto date indicative. L’autoemoteca e il direttore sanitario della Asl, il dottor Antonio Negri, ci hanno garantito la disponibilità per sabato e quindi ci siamo organizzati”. Eppure Avis parla di mancanza di rispetto: “Noi non vogliamo danneggiare nessuno, anzi. Crediamo, proprio perché ci troviamo in un territorio difficile, che sia vantaggioso per tutti coinvolgere quanti più donatori possibili. Qui non conta la divisa con cui si scende in campo, conta il risultato e il risultato è dato dalla quantità di sacche che si riescono a raccogliere”.
Al momento, la raccolta organizzata dalla Fidas sarebbe “congelata”: ora la sezione di San Nicandro Garganico è in attesa di capire se sia possibile modificare la data, magari posticipando il tutto al giorno dopo, domenica 23 giugno.