Un open day, un’intera giornata dedicata a sensibilizzare e far divertire i più piccoli, ma soprattutto a ringraziare chi, fino a oggi, continua a fare il proprio dovere per aiutare gli altri. Così l’Avis comunale di Bologna si prepara a festeggiare i suoi 80 anni di vita e lo farà domenica 5 maggio nel proprio centro trasfusionale della Casa dei donatori di sangue.
Dalle 9 alle 14:30 (ma il centro sarà già operativo fin dalle 7 per accogliere chi vuole donare) hobbisti, vignettisti e studenti di medicina organizzeranno momenti di intrattenimento per i bambini, così da insegnare loro l’importanza delle cure e della salute senza perdere di vista il divertimento: “Sarà una festa di tutti al termine della quale, prima del taglio della torta, consegneremo le benemerenze a tutti i nostri donatori”, spiega a DonatoriH24 il presidente di Avis Bologna, Dario Bresciani. Era il 1939 quando nacque la sede locale dell’associazione, anche se giornali dell’epoca riportano come data di fondazione quella del 25 gennaio 1933: “L’Avis nazionale venne costituita nel 1927, quindi possiamo dire di essere tra le più antiche realtà locali”.
Una realtà locale, quella di Bologna, che si presenta a un appuntamento così importante con numeri altrettanto importanti dalla sua parte: “In questi primi mesi del 2019 abbiamo contato 6762 donatori più 151 soci volontari – racconta Bresciani -. Solo nella nostra città abbiamo raccolto 3117 unità di sangue intero e 761 di plasma: questo è, finora, il contributo che stiamo dando al sistema nazionale sangue”. Pur restando consapevoli delle difficoltà che ciclicamente bisogna affrontare: “In realtà più che cicliche sono ormai costanti – prosegue – e non dobbiamo dimenticare che l’Emilia Romagna è una regione virtuosa che, molto spesso, contribuisce a incrementare le scorte di altri territori italiani. Purtroppo, nonostante i progressi che negli anni ha fatto la chirurgia, che oggi vede moltissimi interventi effettuati con tecniche a ridotta invasività, il sangue serve sempre e continua a essere l’unico farmaco che non può essere creato. Come diciamo sempre noi: se tutti donassimo il sangue, il sangue ci sarebbe per tutti“.
Domenica però sarà il giorno della festa: “Abbiamo previsto delle postazioni nel nostro centro trasfusionale dedicate al trucca bimbi e, con la collaborazione dei volontari del Sism (il Segretariato italiano degli studenti di medicina, ndr), verrà creato l’ospedale dei pupazzi: un gruppo di studenti spiegherà ai bambini come intervenire, appunto, sui pupazzi, simulando terapie e cure per un qualsiasi tipo di patologia. Il tutto con l’unico obiettivo di insegnare ai piccoli, attraverso il gioco e il divertimento, che non bisogna avere paura del medico“. Ma non solo. Come racconta Bresciano, l’80esimo compleanno dell’Avis comunale “sarà anche l’occasione per vedere all’opera vignettisti del calibro di Giorgio Serra, in arte Matitaccia, che regaleranno disegni caricaturali a chiunque li desideri”.