Oltre un anno di attesa per un’ecografia all’addome o per una mammografia di controllo. Sono solo alcuni dei tempi previsti per ottenere una visita specialistica che, in alcuni casi, potrebbe addirittura cambiare il decorso della malattia.
Il problema delle liste d’attesa è un minimo comune denominatore di diverse regioni italiane, da Nord a Sud. Visite oculistiche o screening per i tumori sono le prestazioni per cui, tanti cittadini, sono costretti ad attendere i tempi più lunghi. La maglia nera, in tal senso, va alla Regione Lazio, da cui arrivano percentuali di lamentele pari a un paziente su quattro.
Dati del ministero della Salute, basati sulle telefonate effettuate al numero verde 1500 (il numero di pubblica utilità al quale rispondono medici ed esperti del ministero e dell’Istituto Superiore di Sanità per fornire ai cittadini informazioni e chiarimenti in merito alle novità introdotte dal recente decreto legge in materia di vaccinazioni obbligatorie da zero a 16 anni), evidenziano come le richieste maggiori siano arrivate proprio dal Lazio (24%), seguito da Lombardia (13%), Campania (8.6%), Sicilia (8%), Toscana (7,8%) e Puglia (6%).
Tra le cosiddette prestazioni di primo accesso (quelle cioè riferite a casi in cui il problema del paziente viene affrontato per la prima volta), la situazione più difficile riguarda la colonscopia, esame fondamentale per prevenire le forme tumorali del colon-retto. Lista d’attesa interminabile anche per visita oculistica ed ecografia dell’addome.