
Ci sarebbe un’alterazione del DNA alla base delle forme più severe di neoplasie mieloproliferative. È quanto emerge da uno studio condotto dal Centro Interdipartimentale di Cellule Staminali e Medicina Rigenerativa (CIDSTEM) dell’Università di Modena e Reggio Emilia, e sostenuto da Fondazione AIRC, i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivista Leukemia.