Donare sangue fa bene alla salute, la ricerca
Gene mutato, un aiuto alla lotta contro la leucemia

2025-03-26T12:29:54+01:00 26 Marzo 2025|Ricerca|

Un gesto di solidarietà disinteressato e altruistico che porta benefici anche al donatore. Secondo la recente ricerca Clonal Hematopoiesis Landscape in Frequent Blood Donors (qui il link), pubblicata da Blood, i donatori di sangue abituali hanno una naturale predisposizione a sviluppare maggiori quantità di cellule non cancerose.

Secondo lo studio, i volontari avrebbero sviluppato mutazioni genetiche nelle cellule staminali che potrebbero essere di supporto agli scienziati per gli studi sui tumori del sangue e le relative terapie.

La ricerca è del Francis Crick Institute, ubicato in Inghilterra, con la partecipazione del German Cancer Research Center e della Croce Rossa tedesca, che ha monitorato chi ha donato il sangue almeno tre volte all’anno per 40 anni.

Gli scienziati hanno studiato un gene in particolare, il DNMT3A, utile alla crescita delle cellule del sangue, un gene che, solitamente, muta in presenza di leucemie. Stando alla ricerca, i donatori abituali avevano sviluppato una mutazione di questo gene, ma senza produrre cellule cancerose.

Il prossimo passo della ricerca è di capire se e come il nostro organismo sia in grado di produrre cellule non cancerose nei malati di leucemia.