Aumenta la raccolta del plasma ma l’autosufficienza si allontana. E’ uno dei punti salienti della conferenza “Sangue e plasma – Meravigliose risorse a disposizione di tutti” che si è svolta in Senato nel pomeriggio del 13 giugno in occasione della Giornata mondiale del donatore del 14 giugno. L’evento, voluto dal senatore Antonio Guidi (membro della commissione Affari sociali e Sanità e Cultura) e moderato dal senatore Fulvio Calia, ha riunito esperti e referenti del sistema sangue italiano. Un’occasione per tastare il polso sulla situazione della raccolta e proporre idee per migliorarla.
“In Italia siamo circa 59 milioni di persone – spiega Vincenzo De Angelis, direttore del Centro nazionale sangue -, tra queste ci sono un milione e settecentomila donatori, circa il 3% della popolazione che garantiscono ogni anno 3 milioni di donazioni tra sangue, plasma ed emocomponenti. La raccolta del plasma è in salita, si attesta oggi a circa 15 chilogrammi ogni mille abitanti, per raggiungere l’autosufficienza dovremmo arrivare a 18 – 20 chilogrammi. Nel 2022 il nostro indice di autosufficienza si attestava al 64%, oggi, nonostante le donazioni in aumento, si attesta al 62%, questo perché migliora il rendimento del sistema sanitario che quindi richiede più farmaci”.
La senatrice Elena Murelli, membro della commissione Affari sociali, sottolinea: “Donare permette di svolgere un ruolo attivo e responsabile come cittadino. È’ un gesto concreto di solidarietà e inoltre, promuove uno stile di vita sano. Purtroppo, solo con il Covid abbiamo scoperto l’importanza della donazione del plasma che permette la produzione di cure e terapie per tutti quei pazienti che soffrono di patologie legate al deficit delle diverse sostanze plasmatiche. È’ importante quindi divulgare la cultura della donazione sia di sangue che di plasma e non solo, con una sensibilizzazione nelle ore di educazione civica a partire dagli ultimi anni delle scuole superiori e all’Università”.
Tra i relatori era presente anche il presidente di Avis nazionale, Gianpietro Briola, che ha lanciato e presentato il “Manifesto per il sistema trasfusionale”. Ecco i punti cardine del documento: garantire l’integrazione dei centri di raccolta plasma nelle Case della Comunità, per rendere più accessibile la donazione a tutti i cittadini; diffondere l’estensione degli orari di apertura dei centri di raccolta, inclusi i pomeriggi e i fine settimana, per rispondere meglio alle esigenze dei donatori e aumentare la disponibilità di plasma; riorganizzare le responsabilità e funzioni del percorso trasfusionale e della raccolta, anche ripensando il ruolo del personale sanitario impiegato. Si pensi, per esempio, all’impiego della telemedicina, del teleconsulto e al ruolo degli infermieri nel percorso di selezione e valutazione dell’idoneità alla donazione; raggiungere i donatori più giovani attraverso attività di sensibilizzazione e informazione all’interno dei luoghi ricreativi e di formazione da loro frequentati.
Il sottosegretario alla Salute, Marcello Gemmato, prosegue: “La donazione di sangue è un atto di altruismo che può fare la differenza tra la vita e la morte. Ogni giorno, innumerevoli vite sono salvate grazie alla generosità di donatori anonimi che scelgono di condividere qualcosa di sé per il bene comune. Ogni donazione può aiutare fino a tre persone in emergenza medica. È un atto di generosità che richiede poco tempo, ma ha un impatto enorme. Per questo motivo anche quest’anno il ministero della Salute ha rinnovato la campagna “Dona vita, dona sangue”. Dopo gli ottimi risultati dello scorso anno, nel 2023 sono aumentate le donazioni anche tra i giovani. In conclusione, donare il sangue è un piccolo sacrificio personale che porta grandi benefici collettivi”.
Dal mondo delle istituzioni a quello del terzo settore, Alessandro Segato, presidente dell’Associazione immunodeficienze primitive, ha lanciato un messaggio a tutti i donatori: “La nostra associazione rappresenta circa mille pazienti, a ogni paziente necessitano ogni anno circa 130 donazioni di plasma per la produzione dei farmaci a noi essenziali. Tante persone senza l’aiuto dei donatori avrebbero una vita diversa, portate a casa un messaggio da parte nostra, ci piacerebbe abbracciare tutti i donatori di persona”.
In occasione della Giornata mondiale del donatore, il ministero della Salute ha lanciato la campagna di sensibilizzazione “Dona vita, dona sangue”. L’iniziativa, in collaborazione con le principali sigle di donatori di sangue, vede come testimonial l’ex campione di rugby Martin Castrogiovanni.