Lo screening neonatale è una delle opportunità più importanti messe a disposizione dalla scienza per diagnosticare precocemente eventuali patologie e iniziare immediatamente le terapie.
Tra le malattie, le immunodeficienze primitive rappresentano un gruppo di patologie rare nel quale si sono raggiunti risultati importanti. Ma l’unico trattamento possibile, per tutta la vita, è a base di immunoglobuline estratte dalla donazione di plasma gratuita, anonima e volontaria di milioni di italiani.
Se ne discute il 21 settembre all’università del Salento, aula M2, edificio La Stecca del dipartimento di Ingegneria. L’appuntamento è alle 11.30. Introducono e moderano Christian Dimitri, professore di Bioingegneria industriale, Ettore Rosati, direttore di Neonatologia all’ospedale Vito Fazzi; i relatori saranno Alessandro Segato, presidente dell’associazione Immunodeficienze primitive odv, e Massimo Marra, componente del tavolo nazionale per l’autosufficienza dei plasmaderivati.