Anticorpi ribelli presenti nel sangue di alcune persone con sclerosi multipla diversi anni prima dei sintomi iniziali potrebbero aiutare a sviluppare nuove tipologie di screening precoce. I risultati di uno studio californiano diffuso in pre-pubblicazione su medRxiv aprono la strada a possibili trattamenti tempestivi contro questa condizione – almeno per una porzione di pazienti.