Un esame del sangue sperimentale è in grado di rilevare la neurodegenerazione scatenata dall’Alzheimer, rappresentando una potenziale rivoluzione nella diagnosi della malattia. L’Alzheimer è infatti la forma di demenza più comune al mondo e colpisce circa 50 milioni di persone, ma nel giro di 30 anni, a causa dell’invecchiamento della popolazione, si ritiene che il numero dei pazienti triplicherà, con un impatto sanitario, sociale ed economico che si prospetta devastante.