Il ricambio generazionale è, da sempre, uno dei punti più cari alle associazioni. Un argomento sul quale vengono spesi tempo e risorse in quanto rappresenta il cardine stesso del sistema sangue: anche i donatori, per ragioni d’età, raggiungono la “pensione” e, spesso, lasciano un vuoto dietro di sé che deve essere colmato.
Grazie alle attività di sensibilizzazione dei volontari, il ricambio generazionale passa inevitabilmente dalle scuole, appuntamenti congelati negli ultimi anni a causa dell’emergenza pandemica. Ora, l’Associazione volontari italiani del sangue, per colmare il gap dell’ultimo periodo, lancia il progetto “R.I.S.E.” (Realtà virtuale, innovazione, salute ed educazione), un’iniziativa finanziata dal ministero del Lavoro e delle politiche Sociali che si rivolge agli studenti delle classi terze di sessanta istituti superiori di undici regioni italiane.
R.I.S.E. è una partnership tra la sede nazionale e le regionali Avis di Lombardia, Veneto e Calabria e il coinvolgimento dei volontari di Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Marche, Sicilia, Toscana, Umbria.
Il progetto si declinerà in due fasi: nella prima, tra ottobre a dicembre 2022, gli studenti sperimenteranno un’attività ludico-formativa utilizzando uno smartphone e indossando visori per la realtà virtuale, diventando protagonisti di un videogame investigativo. In contemporanea, un gruppo di ragazzi sarà impegnato nel monitoraggio dell’avanzamento delle singole attività, provvedendo alla compilazione di questionari anonimi di valutazione dell’intero progetto.
La seconda fase, che si terrà da gennaio a maggio 2023, permetterà agli studenti di essere portavoce dei messaggi del progetto, sfruttando gli strumenti comunicativi che più prediligono: i social network. A loro sarà chiesto di ideare delle “social challenge”, sfide semplici e divertenti che vengono comunemente lanciate sul web per poi diventare virali: azioni simboliche volte a stimolare le riflessioni su temi di rilevanza sociale.
Ciascuna scuola sceglierà la proposta migliore sviluppata al suo interno che, a sua volta, parteciperà a un contest nazionale. L’idea più originale e innovativa sarà poi lanciata sui social e, per una settimana, gli studenti lavoreranno in gruppo per dare vita a video divertenti, curiosi, ma anche toccanti, ispirati all’idea vincitrice.
“L’importanza di R.I.S.E. – spiega il presidente di Avis nazionale, Gianpietro Briola – sta nel pubblico a cui si rivolge: quello dei giovani. Stimolare le nuove generazioni, fin da subito, su tematiche come la solidarietà, la salute, la donazione e l’educazione è il compito che ciascuno di noi deve portare a termine, perché se vogliamo che i giovani diventino il nostro futuro, allora è necessario ricordarsi che prima di tutto sono il nostro presente”.