La solidarietà dei donatori non conosce sosta né, soprattutto, confini. Sia quando si tratta di tirare su la manica, sia quando si tratta di aprire il portafogli per una buona causa.
“Donatori per la pace”, la raccolta fondi lanciata da Avis nei giorni seguenti l’invasione russa in Ucraina, ha raggiunto quota 170mila euro.
“L’iniziativa proseguirà ancora – commenta Avis – perché nonostante i risultati che sono stati raggiunti finora, tanti sono ancora gli interventi che devono essere effettuati. Solo l’ultimo, in ordine cronologico, risale allo scorso 5 agosto quando alla nostra associazione è stata recapitata una lettera inviata dal dottor Dmytro Koval, il direttore generale dell’Ukrainian Transplant Coordination Center, l’organismo che fa capo al Ministero della Salute ucraino e che si occupa di coordinare le attività chirurgiche e quelle ad esse collegate, prima tra tutte la donazione di sangue ed emocomponenti. Dopo l’invio di farmaci e, più nello specifico, di confezioni di albumina per l’ospedale di Leopoli, il Ministero della Salute ucraino ha chiesto il nostro aiuto e quello di tutti i donatori per pompe di scarico, sensori per il monitoraggio della pressione, kit diaframma e altre strumentazioni. Ma non solo”.
Non soltanto soldi, l’iniziativa Donatori per la pace, ha anche permesso a pazienti ucraine e a due famiglie afghane, con bambini emofilici, di raggiungere l’Italia e proseguire le cure necessarie.
Per aderire all’iniziativa è aperto il conto corrente bancario con Iban IT 49N 02008 01601 000100736058, la causale è “Donatori per la pace”.