L’emergenza sanitaria scatenata dal Coronavirus impone nuove regole. Bruxelles mira a creare una “Unione Europea della salute” tramite una legge chiara che articoli e unisca le varie direttive uscite negli ultimi anni.
Nel capitolato in discussione per le norme che andranno ad armonizzare il settore (a questo link è possibile scaricare l’intero documento), grande spazio è dato alle “SoHo”, un acronimo che indica organi per trapianti, midollo osseo, sangue cordonale, sangue per trasfusione, plasma per trasfusione e plasma per produzione di medicinali.
Un aspetto della nuova legge in discussione è destinato ad aprire ampio dibattito. Su consiglio del comitato di Bioetica del Consiglio d’Europa, “potrebbe essere necessario garantire che i donatori non siano finanziariamente svantaggiati dalla loro donazione. Per eliminare tale rischio è pertanto accettabile un indennizzo, che non dovrebbe però mai costituire un incentivo tale da indurre un donatore a essere disonesto nel fornire la propria anamnesi medica o comportamentale oppure a donare più frequentemente di quanto consentito, mettendo a rischio la propria salute e quella di potenziali riceventi”.
Ma quali saranno i parametri finalizzati a evitare al donatore eventuali svantaggi economici dalla donazione?
Sulla questione è alta l’attenzione delle associazioni donatori sangue. “La proposta della Commissione europea — commenta sul sito di Avis Alice Simonetti, componente dell’esecutivo nazionale con delega alle Politiche internazionali — è caratterizzata da un forte richiamo al valore gratuito della donazione e ai controlli di sicurezza che, anche sotto questo profilo, saranno applicati nelle strutture di raccolta a tutela della salute di riceventi e donatori stessi. Tuttavia, i prossimi mesi saranno caratterizzati da un ampio dibattito sulla formulazione più corretta da dare alle previsioni del regolamento che interessano gli aspetti etici del dono. Come Avis — chiosa Simonetti — stiamo analizzando nel dettaglio l’articolata proposta di nuovo regolamento e lavorando insieme alle altre associazioni di donatori, nonché ai nostri rappresentanti, per far sì che i principi etici di gratuità della donazione siano costantemente preservati”.
All’interno delle 27 nazioni europee, ogni anno i pazienti ricevono 25 milioni di trasfusioni di sangue (durante un intervento chirurgico di emergenza, per il trattamento di tumori o altre cure), un milione di cicli di procreazione medicalmente assistita, oltre 35mila trapianti di cellule staminali (principalmente per tumori del sangue) e centinaia di migliaia di tessuti sostitutivi (a esempio per problemi ortopedici, cutanei, cardiaci o oculari). Tutte terapie disponibili unicamente grazie alla sensibilità dei donatori.
Al legislatore spetta dunque trovare una soluzione che si preannuncia complicata.