L’intenzione era ottima, il risultato un po’ meno. E così, l’idea di portare un’autoemoteca in consiglio regionale unita alla scarsa affluenza dei consiglieri al momento della raccolta, si è trasformata in un autogol che ha riportato a galla un problema mai risolto della sanità sarda: le gestione dei talassemici. Un problema pesante per l’isola, tra le regioni più colpite dalla malattia del sangue, con più di mille pazienti dipendenti dalle trasfusioni su un totale nazionale che si aggira intorno alle 7mila unità.
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