
Cosa è meglio fare, e cosa non bisogna assolutamente fare prima di donare il sangue?
Essere donatori di sangue comporta una coscienza di sé che va oltre il semplice prelievo. Sia chiaro: non c’è bisogno di stravolgere le proprie vite, né di sottostare a chissà quali impedimenti. È necessario tuttavia ricordare che, soprattutto nelle ore che precedono la donazione, è bene tenere a mente piccoli accorgimenti che, se non soddisfatti, potrebbero portare alla sospensione.
Per mantenere sicuro il binario donatore – ricevente, e quindi tutto il sistema sangue, il medico trasfusionista, tramite questionario e tramite colloquio, indagherà gli stili di vita del volontario per accertarne l’idoneità.
Tra le discriminanti, particolare importanza ha il comportamento sessuale.
I rapporti occasionali mettono a rischio di contrarre malattie infettive, per questo devono essere trascorsi quattro mesi dall’ultimo rapporto; stesso lasso di tempo deve intercorrere per chi ha avuto rapporti sessuali con persone infette o a rischio di infezione da epatite B, epatite C, Aids.
Per donare il sangue non serve astenersi dagli alcolici, ma chi è affetto da alcolismo cronico è escluso in modo permanente dalla donazione.
La dieta dei volontari influenza direttamente sulla qualità del sangue, ciò che mangiamo finisce inevitabilmente nel sistema circolatorio e quindi nella sacca.
I donatori di sangue, sia abituali, sia occasionali, non devono seguire una dieta particolare, tuttavia una corretta alimentazione è necessaria per mantenersi in buona salute. Alcuni cibi sono invece da evitare prima di effettuare il prelievo e altri sono consigliati da assumere dopo.
Nelle 24 ore precedenti all’appuntamento è bene assumere tanti liquidi ed evitare cibi con tanti grassi. Importantissima è la colazione: bisogna evitare tutti i latticini e alimenti a base di uova, insaccati, salse, fritture e alcolici. Vanno bene succhi frutta poco o non zuccherati, thè e caffè, biscotti secchi (senza aggiunta di cioccolato o panna), pane semplice e fette biscottate.
Dopo il prelievo non bisogna abbassare il livello di attenzione sui cibi ingeriti, questo perché i grassi saturi sono più difficili da digerire e potrebbero stressare l’organismo.
In caso di eccessi, l’organismo richiama una notevole quantità di sangue all’intero apparato gastroenterico, per favorire la digestione, ciò potrebbe causare mal di testa e nausea. Bisogna invece agevolare il corpo a compensare il sangue prelevato: quindi sì a liquidi (non alcolici), zuppe, minestre, verdura e frutta. Sconsigliata, altresì la sigaretta che potrebbe comportare cali di pressione.
Nella notte precedente alla donazione è meglio evitare bagordi e notti brave, riposare almeno otto ore è importante per non sentirsi deboli e spossati prima e dopo il prelievo.