Dopo le buone notizie sulla raccolta plasma a maggio 2022, c’era molta attesa per i dati relativi alla produzione di globuli rossi, e tali numeri, appena pubblicati dal Centro nazionale sangue, pur non segnalando crescite straordinarie non posso definirsi troppo negativi, specie in un momento come quello che viviamo.
A maggio 2022, in Italia sono stati raccolti sostanzialmente gli stessi globuli rossi donati nel 2021, giusto uno 0,3% in meno, una quantità che lascia ben sperare per un’estate che non sia troppo penalizzante nell’economia della raccolta annua.
In figura 1, come di consueto, possiamo osservare i dettagli delle prestazioni regionali, quasi tutte positive nel centro-nord, a cominciare da regioni spesso connotate da una certa difficoltà di raccolta come Lazio (+3,8%) o Sardegna (+3%). In pareggio anche la Lombardia, mente buoni i dati di Toscana (+6,5%), Veneto (+1.3%) e Liguria (+2,9%).
Al nord faticano invece il Piemonte (-4,1%) e il Friuli Venezia Giulia (-3%), solo un po’ meglio di Puglia (-14,4%) e Campania (-7,6%)
In termini di globuli rossi trasfusi, un dato che sappiamo essere di difficile lettura perché legato anche a fattori qualitativi come ripresa delle normali attività ospedaliere o corretta applicazione del Patient Blood Management, i numeri ci dicono che vi è una coerenza tra produzione e trasfusione, assestati grossomodo sugli stessi livelli.
Infine, ecco il dato aggregato, molto importante perché ci offre un quadro più generale dopo 5 mesi di raccolta annua: ebbene, a oggi mancano circa 34 mila unità di globuli rossi raccolte in meno rispetto al 2021.
Il margine di sicurezza rispetto alle trasfusioni esiste ancora ma serve fare di più.
Come abbiamo ascoltato dalle parole dei principali dirigenti associativi italiani in occasione del convegno di Avis per il WBDD 2022, per migliorare ancora di più il sistema trasfusionale italiano di base già modello sul piano internazionale, bisogna risolvere criticità già individuate e conosciute, come ricambio generazionale, organizzazione dei centri di raccolta, semplificazione dell’accesso al dono, e numero di specialisti trasfusionisti.