Calo demografico, età media avanzata, numero sempre più ridotto di nuovi nati. Sono alcuni dei fattori che, nel prossimo futuro, potrebbero comportare impatti notevoli sulla stabilità del nostro Servizio sanitario nazionale, in particolare nell’ambito trasfusionale. È quanto emerge dalla relazione “Demografia, antropologia e donazione: uno sguardo in avanti” presentata dal presidente di AVIS Nazionale, Gianpietro Briola, in occasione del 44° Convegno nazionale della SIMTI (la Società italiana di medicina trasfusionale e immunoematologia).