Donazioni, sarà un’estate complicata
Alcune regioni lanciano l’allarme scorte

2022-05-30T14:37:39+02:00 30 Maggio 2022|Attualità|
di Sergio Campofiorito

Come andranno le donazioni di sangue nei mesi a venire?

“Siamo preoccupati per l’estate, tradizionalmente i mesi più complicati per il sistema sangue e in una regione turistica lo sono ancora di più”.

Claudio Petrucci, presidente di Fidas Liguria, ha lanciato l’allarme in vista dei mesi caldi, ormai imminenti. Ma a preoccupare non è soltanto la Liguria, le parole di Petrucci sono un fronte comune di tutte le associazioni dislocate lungo lo Stivale.

La Liguria, come le altre regioni turistiche, specialmente quelle che si affacciano sul mare, d’estate raddoppia la popolazione, aumentano gli spostamenti e, a corollario, gli incidenti. Ovviamente, anche i donatori vanno in vacanza, insomma c’è meno sangue quando invece ne bisognerebbe di più. 

donazioniAvis, Croce Rossa, Fidas e Fratres, col coordinamento del Centro nazionale sangue, stanno studiando le campagne estive affinché i prossimi mesi non si trasformino in una nuova emergenza.

Detto della Liguria, la Toscana mette le mani avanti e invita a donare in vista delle vacanze (c’è scarsità di alcuni gruppi sanguigni), in Sardegna (regione ad alto tasso di talassemici) sono le forze armate a dare il buon esempio.

I timori che insistono sul 2022 sono parecchi poiché sul sistema sangue rischia di scatenarsi una tempesta perfetta: i venti del Coronavirus sono affievoliti ma soffiano ancora contro, presto, puntualmente, si aggiungeranno le restrizioni causate dal West Nile virus e, per la prima volta, quelle sul vaiolo delle scimmie. 

Il Centro nazionale sangue ha diramato una serie di misure di prevenzione per scongiurare focolai e per la salvaguardia del binario donatore – ricevente:

  • rafforzare l’anamnesi sul donatore prestando particolare attenzione a contatti stretti con casi umani di vaiolo delle scimmie (confermati o sospetti), a contatti con animali infetti o a recenti viaggi in aree affette da casi autoctoni confermati;
  • applicare il criterio di sospensione temporanea di 21 giorni, dall’ultimo giorno di esposizione, per i donatori con anamnesi per contatto stretto con casi confermati o sospetti;
  • atteso che lo stadio prodromico di vaiolo delle scimmie varia in durata (1–4 giorni) e i sintomi possono essere aspecifici e lievi o assenti, eseguire un attento esame per eventuali segni di infezione anche dopo la scadenza del periodo di differimento (almeno 21 giorni dall’ultimo giorno di esposizione). L’esame non deve trascurare segni lievi e non specifici come mal di testa o affaticamento o lesioni cutanee anogenitali.

Il sistema sangue, per motivi vecchi e nuovi, è chiamato a rispondere a un’altra estate difficile per quello che riguarda il volume delle donazioni. Come sempre, il consiglio ai volontari è: prima donate, dopo andate in vacanza.