La dieta del donatore, contro il caldo
Come prevenire l’ipotensione

2022-04-11T14:39:51+02:00 11 Aprile 2022|Salute|
dieta di Sergio Campofiorito

Che dieta serve per i prossimi mesi? Si avvicina la bella stagione, si smettono i cappotti e i piumoni trovano spazio negli armadi. Oltre a cambiare il ritmo cardanico del nostro corpo, il ciclo della natura comporta l’innalzamento delle temperature che, talvolta, può rappresentare un ostacolo alla donazione del sangue. Capita, infatti, che a seguito del monitoraggio della pressione, un medico trasfusionale debba dichiarare il donatore non idoneo, almeno per quell’appuntamento.

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Frutta secca

I sintomi generali dell’abbassamento di pressione sono debolezza e spossatezza, ma anche giramenti di testa e vista offuscata fino ad arrivare al colpo di calore che fa perdere i sensi.

Prima di poter donare, il personale medico deve verificare che siano soddisfatte alcuni condizioni, tra le quali quelle relative alla pressione arteriosa. Quella sistolica deve essere inferiore o uguale a 180 mmHg, quella diastolica inferiore o uguale a 100 mmHg.

Esiste una dieta che supporta il buon funzionamento del sistema circolatorio e che quindi aiuta la buona opera dei donatori di sangue, soprattutto durante l’estate? Anzitutto la parola “dieta” non spaventi, non ci sono privazioni particolari alle quali sottostare, bisogna soltanto prestare un po’ di attenzione a quello che si ingerisce.

Per contrastare gli effetti del caldo, i nutrienti base sono rappresentati da sali minerali (in particolare il potassio), vitamine e fibre: anguria, verdura, banane e albicocche, fragole, ciliegie, pesche e fichi, ma anche frutta secca sono quindi particolarmente indicati.

Un buon supporto alla dieta sono anche i cereali, i legumi e il pesce, fonte primaria di omega-3 che tiene a bada il colesterolo e protegge dalla malattie coronariche.

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Misuratore di pressione

Ci sono, poi, alimenti sconsigliati alla dieta estiva che, a causa di caldo e afa, possono stressare ulteriormente il sistema cardiocircolatorio. Nella lista dei “cattivi” finiscono i prodotti che contengono grassi saturi come burro, olio di palma, insaccati, fritture e formaggi grassi. Per le carini, sono preferibili quella bianche come coniglio, pollo e tacchino.

La bella stagione è tradizionalmente un periodo critico per le donazioni per tutta una serie di fattori (donatori e personale ospedaliero in vacanza, aumento degli incidenti stradali causati dai più frequenti spostamenti e quindi maggiore richiesta di sangue nei nosocomi, infezioni stagionali come il West Nile virus etc.), occorre non aggiungere anche l’ipotensione.

E il cibo, in questo, può aiutare.