I primati di Avis Marche spiegati da un presidente
La regione è tra le più virtuose per il plasma

2022-03-25T16:44:10+01:00 25 Marzo 2022|Attualità|
di Sergio Campofiorito

“Il nostro exploit è merito di un investimento fatto nel tempo, del lavoro quotidiano delle Avis comunali, anche nei piccoli paesi, attraverso un dialogo costante. Ci sono 138 sedi Avis nelle Marche, il rapporto fiduciario con la popolazione è essenziale”.

Hermann Graziano, 46 anni, docente dell’università di Bologna e da tre anni presidente dell’Avis provinciale Pesaro – Urbino, spiega la splendida realtà delle Marche che può esibire numeri da primato nel sistema sangue italiano.

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A sinistra, Hermann Graziano. Tutto a destra, il presidente di Avis regionale Marche, Daniele Ragnetti

La regione conta (al 2019) 1.525 mila abitanti, residenti in 225 comuni. L’Avis è profondamente radicata nel territorio, i dati al 31.12.2020 raccontano di 58.614 iscritti, 57.262 donatori attivi, 95.725 sacche di sangue raccolte grazie all’attività di 138 sedi comunali, 5 provinciali e quella regionale per un totale di 144 strutture inserite in modo capillare in tutta la regione, dall’Adriatico all’Appennino umbro-marchigiano. In particolare, nella provincia di Pesaro e Urbino sono presenti 37 Avis comunali che, nel 2021, hanno raccolto complessivamente 20.743 donazioni, +1.9% rispetto al 2020, di cui 15.752 di sangue intero e 4.725 di plasma, grazie alla rete diffusa sul territorio nelle 11 sedi di raccolta in aggiunta ai centri trasfusionali di Marche Nord (nel presidio di Pesaro e Fano) e di Urbino.

Facendo una proporzione tra numero di abitanti e donazionisi scopre che le Marche sono al primo posto in Italia per la quantità di plasma inviato al circuito industriale per la trasformazione in farmaci emoderivati e al secondo posto per la raccolta di plasma ogni mille abitanti, con 23,9 chilogrammi.

“La possibilità di fare plasma — continua Graziano — è diffusa da anni su tutto il territorio regionale, merito di una campagna di sensibilizzazione mirata in cui si spiega che il donatore è sempre più importante per la produzione di farmaci salvavita dove il plasma è basilare per la guarigione di specifiche patologie. Nella nostra provincia abbiamo voluto contribuire istituendo “Le giornata del Plasma” dove mettiamo in rete più Avis su un unico punto di raccolta per favorire questo tipo di donazione e renderla più agevole per i soci delle sedi più periferiche”.

Le campagne di sensibilizzazione vengono lanciate di frequente, l’ultima, intitolata “Per fare la differenza puoi fare la somma”, invita a “Non scegliere più tra sangue e plasma, ma dona entrambi. Intervallando le diverse tipologie di donazione puoi rispondere al meglio alle necessità dei centri trasfusionali e, al contempo, donare di più grazie ai tempi di recupero più brevi dati dalla donazione di plasma”.

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Un’assemblea di Avis provinciale Pesaro – Urbino

“Le nostre campagne pro dono — spiega il responsabile comunicazione di Avis Marche — mirano anche a promuovere lo sport, l’alimentazione, l’importanza della scuola, comunichiamo corretti stili di vita e il ritorno è notevole”. 

Strutturalmente, una campagna di sensibilizzazione ha pochi padri, ma tanti figli: “La sede Avis regionale — chiosa Graziano — ha maggiore disponibilità di risorse, sia umane, sia logistiche, così, quando lanciano una campagna, ogni materiale viene messo a disposizione delle Avis più piccole. Mettiamo in circolo tutti gli strumenti affinché raggiungano tutti i volontari e tutti i donatori. Una delle innovazioni che abbiamo proposto e approvato nell’assemblea annuale di Avis provinciale del 20 Marzo 2022 al Castello Brancaleoni di Piobbico, grazie alla maggiore propensione agli strumenti informatici sviluppato in questi mesi pandemici, è quella di utilizzare la formazione regionale, grazie alla collaborazione con il responsabile Jacopo Saccomanni. Tramite l’utilizzo di OneDrive abbiamo creato inoltre una segreteria h24 dove trovare materiali, strumenti e risorse utili al lavoro di tutte le Avis comunali. C’è anche un calendario condiviso che permette di fare programmazione tra i vari eventi e iniziative, senza sovrapposizioni, tale da diventare anche un valido database di buone pratiche e confronto associativo per accrescere l’approccio a rete e la crescita associativa.”.