Donatori di sangue e iniziative solidali
Le associazioni aiutano l’Ucraina

2022-03-17T14:01:06+01:00 17 Marzo 2022|Attualità|
donatori di Giancarlo Liviano D'Arcangelo

I donatori di sangue non si smentiscono mai, e in un momento così difficile di crisi internazionale reagiscono nell’unico modo che conoscono, cioè attivamente: attraverso azioni precise e concrete. Caratteristiche che ci hanno spinto, nelle settimane passate, a dedicare ai donatori un vero e proprio racconto di vita:

Anche se non è arrivata una richiesta particolare di sangue dalle zone di guerra, poiché ogni necessità in tal senso è stata colmata grazie al senso di responsabilità e alla consapevolezza dei cittadini locali, il bisogno di altre tipologie di beni nelle città ucraine o ai confini per la gente in fuga è cresciuto a dismisura.

Tante, allora, le associazioni che hanno risposto con iniziative di raccolta: a Trento, la Lega Pasi Battisti donatori di sangue Odv ha stanziato 2.500 euro per l’acquisto di farmaci e materiale sanitario da spedire in Ucraina, idea a cui seguirà l’apertura di un conto corrente per consentite ai soci di fare altri versamenti.

In Puglia, a Maruggio in provincia di Taranto, grazie alla Fratres locale c’è stata una vera mobilitazione dell’intera comunità. Sono stati raccolti cibi a lunga conservazione, farmaci e materiale sanitario, e ben 5 furgoni sono partiti per il trasporto. Ampia la partecipazione della città che, stimolata dai donatori di sangue, ha poi risposto con le scuole, le istituzioni, le imprese e le attività commerciali.

A Valdobbiadene, in provincia di Treviso, domenica si è svolta invece una manifestazione a favore della pace al Tempio Internazionale del Donatore, iniziativa che ha chiamato a raccolta l’universo del volontariato con lo scopo di condannare la guerra, la violenza e la prevaricazione contrapponendovi i valori del dono, ovvero solidarietà e apertura verso il prossimo.

Unirsi per fare del bene, ecco il senso della manifestazione, così come ha spiegato la presidente di Avis regionale Veneto Vanda Pradal: “Siamo qui per esprimere la nostra vicinanza alle popolazioni colpite da questa inaccettabile guerra che tanta sofferenza sta generando. Dobbiamo con forza diffondere i valori universali del rispetto per la persona, dell’aiuto al prossimo, della cultura del volontariato quale forma più alta del dono di sé”.

donatori

I primi pazienti giunti in Italia grazie a #donatoriperlapace

A Parma, in Emilia Romagna, si sono mossi invece la Fidas e la Croce Gialla, con una raccolta di fondi e beni di prima necessità.

Il perché lo ha spiegato Luigi Iannacone, che della Croce Gialla è il presidente, sottolineando l’importanza, per tutti noi, di fare la propria parte: “Abbiamo il dovere morale di aiutare il popolo ucraino a sopravvivere a questa immane tragedia. La nostra associazione volontaria opera su due linee di intervento: portiamo aiuti alle famiglie e organizzazioni di assistenza in Ucraina e collaboriamo con le Istituzioni per la realizzazione di centri di accoglienza in territorio italiano”. 

Sin dall’inizio delle ostilità, Avis ha invece varato l’iniziativa #donatoriperlapace, una raccolta fondi “che serve a finanziare l’acquisto di medicinali, dispositivi sanitari e l’attivazione di corridoi umanitari per consentire ad alcuni pazienti ucraini bisognosi di urgenti cure di proseguire le proprie terapie all’estero”. 

I frutti di questa iniziativa si sono già visti: proprio nei giorni scorsi sono già arrivate in Italia, a Cernusco sul Naviglio in provincia di Milano, due pazienti bisognose di cure.

Innumerevoli dunque, da nord a sud del Paese, le azioni di mobilitazione utili a fornire aiuti a chi sta soffrendo per una tragedia umanitaria di enormi dimensioni, del tutto inaspettata e inaccettabile.

Nei prossimi giorni su Donatorih24 proveremo a informare su altre iniziative del genere, in modo che ciascuno, sul proprio territorio o sfruttando i canali già attivi proposto dalle associazioni, possa offrire il proprio contributo di solidarietà.