
Quello del genere è un tema frequentemente trattato nell’informazione mainstream, e poiché alcune differenze tra uomini e donne esistono anche nella donazione di sangue, è bene dare tutte le informazioni in tal senso.
A spiegare bene a quali regole devono attenersi le donatrici e i donatori di sangue per donare in assoluta sicurezza e con la migliore qualità possibile della materia biologica donata, è bene rifarsi al Decreto ministeriale del 2 novembre 2015, pubblicato in Gazzetta Ufficiale e intitolato “Disposizioni relative ai requisiti di qualità e sicurezza del sangue e degli emocomponenti”.
Il decreto spiega molto bene e con criterio scientifico quali differenze esistono tra uomo e donna.
La prima differenza netta che esiste riguarda il numero di donazioni annue considerate in linea con una corretta idea di benessere e dono sicuro: gli uomini possono fare 4 donazioni annue di sangue intero, così come le donne in età non fertile. Per le donne in età fertile invece il numero di donazioni annue scende a 2.
Come mai questa differenza di genere? La causa è l’incidenza per queste ultime del ciclo mestruale e soprattutto della differenza, scientificamente provata, di livelli di emoglobina e ferro, più alti per l’uomo e più bassi per la donna.
Anche se non vi è un rapporto causa effetto esplicito tra dono ed effetti collaterali nel periodo mestruale, secondo il protocollo è una pratica corretta invitare le donatrici, sia per ciò che concerne la donazione di sangue intero, sia per le donazioni in aferesi, a prenotare la propria donazione almeno 6 giorni di sospensione prima e dopo il ciclo mestruale.
Naturalmente, i medici dei centri trasfusionali valuteranno caso per caso insieme alla donatrici, ma è giusto prevedere basiche precauzioni.
Una volta assodato il protocollo tuttavia, soprattutto le donatrici devono monitorare i livelli di emoglobina e ferro.
In generale, le donatrici devono praticare stili di vita compatibili, pesare almeno 50kg, avere una la pressione arteriosa non maggiore di 80/100mmHg e un battito cardiaco superiore ai 50bpm. I livelli minimi di emoglobina devono corrispondere a 12,5 g/dl per donare il sangue e 11,5 g/dl per donare il plasma.
Per quello che riguarda la donazione di plasma in aferesi, invece, poiché non vengono toccato i valori dei globuli rossi, dei globuli bianchi e delle piastrine, ne il livello del ferro, le donazioni possibili non comportano differenze di genere, e sia per l’uomo che per la donna sono 6 all’anno. Anzi, molti medici sostengono che la plasmaferesi sia il tipo di donazione ideale per la donna in età fertile.