Si può diagnosticare precocemente la recidiva di un tumore orofaringeo connesso all’infezione da Hpv, con un “semplice” e non invasivo esame del sangue. A sostenerlo sono i ricercatori del Dana-Farber Cancer Institute che, all’interno del Simposio multidisciplinare sui tumori della testa e del collo tenutosi a Phoenix, in Arizona, hanno esposto i risultati di un’ampia ricerca che dimostra come la biopsia liquida riesca a predire il ritorno del tumore prima di altri metodi nel 72% dei casi.
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