Un dicembre difficile.
Era prevedibile, a causa dell’aumento dei contagi che hanno caratterizzato le ultime settimane del 2021, e infatti la raccolta plasma dell’ultimo mese dello scorso anno – dai dati del Centro nazionale sangue – è stata leggermente inferiore a quella del 2020. Non troppo in termini di punti percentuali, solo -1,7%, un dato che tuttavia non ha consentito al Paese di centrare, seppure per pochissimo, la quantità di plasma da raccogliere stabilita dal Programma nazionale plasma.
Se l’obiettivo complessivo, infatti, corrispondeva a 863.668 chilogrammi di plasma, la raccolta finale dice 861.707. Uno scarto minimo, considerate le condizioni del contesto.
Sul piano delle performance regionali, bene i dati parziali di dicembre 2021 vs dicembre 2020 su regioni molto popolate come Lombardia (+2,8%) e Piemonte (+5,5%), e ottima la reazione della Sardegna con un +69,2%. Soliti problemi invece nel Lazio (-11,3%), in Emilia Romagna (-4,6%) e Toscana (-9,1%).
Se ci dedichiamo alla lettura dei dati complessivi del confronto tra l’intero 2021 e l’intero 2020, invece (tabella 3 figura 2) possiamo notare come si cresciuta copiosamente la raccolta generale con ben 17 mila chilogrammi in più: da 844.707 chili nel 2020 a 861.707 chili nel 2021. Aumento in quasi tutte le regioni, con menzioni speciali per la Lombardia, la Sicilia, l’Emilia Romagna e la Liguria, mentre leggermente peggiorati sono i dati in Calabria, Toscana e Campania.
Nel 2022 il DDL concorrenza metterà a disposizione del sistema alcuni strumenti in più per migliorare ancora.
Sarà quindi un’annata molto importante che tuttavia è già entrata nel vivo. E anche in un momento di incertezza come l’attuale, andare a donare sangue intero e plasma resta un gesto prioritario.