“Alle difficoltà la Liguria ha risposto col cuore” Parla il presidente regionale Fidas

2022-01-10T15:49:45+01:00 10 Gennaio 2022|Attualità|
di Sergio Campofiorito

Il presidente regionale della Fidas Liguria è Andrea Grande ha 32 anni, ed è professore in un istituto superiore. Ricopre la carica da un anno e mezzo, e non poteva esserci “battesimo” più duro per Grande, chiamato da subito a incrociare i guantoni con la fase più dura della pandemia e con i suoi effetti che si ripercuotono nell’attivismo. Sfide, ma anche opportunità, che il presidente intende affrontare. Con difficoltà, ma anche con rinnovate speranze.

Andrea Grande

“La pandemia — spiega Grande — ha risvegliato nei liguri un grande sentimento di appartenenza, solidarietà, senso civico e vicinanza. Il 2021 è andato bene sotto il profilo della raccolta sangue, abbiamo aumentato le uscite, sono aumentate le raccolte e sono aumentati i volontari. Nei momenti di difficoltà abbiamo fatto squadra e ciò ha portato diversi benefici, ci siamo tirati su le maniche, nel senso della fatica e nel senso dei donatori con questo gesto hanno offerto il proprio braccio per il bene del prossimo. Abbiamo acquistato due mezzi per il trasporto sangue, inoltre le restrizioni ci hanno portato a lanciare un efficace sistema di prenotazioni che prima non avevamo, un sistema che adesso è a regime e funziona bene”.

I problemi paradossalmente (ma neanche tanto leggendo le cause) sono iniziati quando la morsa del Coronavirus ha allentato un po’ la presa: “Gli strascichi del periodo più duro della pandemia li registriamo adesso. Ci sono problemi strutturali ai quali è complicato far fronte. Contiamo su molti donatori costretti alla quarantena, così come molti medici, in questo modo è difficile fare programmazione. Discorso a parte merita il personale sanitario, chiamato al servizio tamponi o nei centri vaccinali, ma qual è la priorità? Se manca il sangue è gravissimo, se manca il personale per vaccinare la popolazione è altrettanto grave, sono priorità che si inseguono e che si calpestano tra loro”.

Fidas Liguria

Tema sempre delicato, la sensibilizzazione nelle scuole e il ricambio generazionale: “Negli ultimi due anni non abbiamo potuto entrare nelle scuole — continua il presidente — per promuovere il nostro messaggio di solidarietà, abbiamo perso due generazioni di 18enni, il sistema sta perdendo la capacità di parlare alle scuole. Il problema del ricambio generazionale esisteva già da prima, adesso non può che peggiorare. Oltre alle scuole eravamo presenti in conferenze, sagre, gazebo nelle piazze, tutti eventi di socialità che sono saltati”.

Fidas Liguria, dunque, è testimone ancora una volta del grande senso di solidarietà dei donatori che, in questo particolare momento storico, hanno bisogno di interventi strutturali del legislatore. Perché lo spirito e la volontà, da soli, non sempre possono bastare.