È una risorsa ancora poco conosciuta, ma è a tutti gli effetti una terapia salvavita, anche se sono passati più di 30 anni dal suo primo trapianto. Il sangue cordonale è una delle fonti alternative di cellule staminali emopoietiche utilizzate in medicina: una possibilità preziosa, testata per la prima volta il 15 novembre 1988 su un bambino anemico, che molte mamme scelgono di donare, ma che nell’anno dell’arrivo del Covid-19 ha subìto un brusco rallentamento.
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