Conoscere le terapie Car-T con Ail. La nuova cura contro i tumori del sangue

2021-10-27T14:36:14+02:00 27 Ottobre 2021|Ricerca|
di Sergio Campofiorito

Ail diffonde un messaggio importante: dal 2018 c’è una nuova speranza per la cura di alcuni tumori del sangue. I risultati lasciano ben sperare ma c’è ancora tanto da fare, soprattutto a livello conoscitivo. Le terapie Car-T offrono un appiglio salvifico sempre più concreto per quei malati che non rispondono alle cure convenzionali, ma sollevano anche interrogativi su aspetti quali sicurezza, organizzazione, costi, modalità di accesso.

Quali sono gli effettivi benefici delle Car-T? Quali forme di tumore possono curare? Quali sono i pazienti che possono beneficiarne? Dove vengono somministrate? Come vengono gestiti gli effetti collaterali? E come renderle sostenibili per il Servizio sanitario alla luce dei loro costi?

Per rispondere a queste e ad altre domande, l’Associazione italiana contro leuemie, linfomi, e mieloma (Ail) promuove l’iniziativa Car-T – Destinazione futuro, una campagna itinerante e on-line realizzata con il supporto non condizionante di Celgene (ora parte di Bristol Myers Squibb), Gilead, Janssen e Novartis: una specie di “viaggio nel futuro” della lotta ai tumori, al quale sono invitati a partecipare pazienti, familiari, medici e istituzioni.

L’iniziativa è articolata in eventi sul territorio e attività digitali finalizzate ad accrescere l’informazione, misurare le aspettative, far emergere bisogni e criticità.

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Il logo di Ail

Car-T (Chimeric Antigen Receptor T cell therapies) è una cura che ingegnerizza i linfociti T per aiutarli a combattere i tumori, è stata autorizzata dall’Agenzia europea per i medicinali nel 2018. i linfociti T prelevati dal sangue del paziente, vengono “armati” in modo tale da esprimere sulla loro superficie il recettore Car che li aiuta a riconoscere le cellule maligne e ucciderle, per poi essere reinfuse nel paziente stesso.

Ad oggi, sono tre le procedure Car-T approvate in Europa e altrettante sono in fase di valutazione.

In Italia sono circa trenta i centri autorizzati alla somministrazione. Queste terapie si sono dimostrate in grado di assicurare tassi di remissione completa fino all’82% per la leucemia linfoblastica acuta, il tumore più frequente in età pediatrica, tra il 40 e oltre 50% per due linfomi non-Hodgkin molto aggressivi (linfoma diffuso a grandi cellule B e linfoma primitivo del mediastino) e offre un significativo miglioramento della sopravvivenza (due anni per il 51% dei pazienti) nel mieloma.

Le Car-T rappresentano dunque una nuova frontiera della medicina personalizzata nel campo dei tumori e sono un’opzione terapeutica in quei pazienti nei quali le precedenti strategie terapeutiche standard (chemioterapia e trapianto di cellule staminali emopoietiche) hanno fallito.

“L’arrivo delle Car-T ha aperto nuove prospettive per alcune malattie ematologiche – commenta Sergio Amadori, presidente nazionale Ail – ha innescato grandi aspettative tra i pazienti e i loro famigliari e ha suscitato grande entusiasmo anche tra noi ematologi: ma serve un’informazione corretta, puntuale e trasparente per chiarire dubbi e incertezze su una terapia così innovativa. Per questo Ail ha deciso di scendere in campo con  una campagna itinerante e on-line di informazione sulla terapia, realizzata con il supporto di quattro aziende farmaceutiche primarie impegnate nella produzione delle Car-T. L’obiettivo è spiegare ai pazienti e ai loro famigliari che l’arma delle Car-T c’è ed è efficace, ma in questo momento non è un’arma per tutti, è indicata solo per alcuni tipi di malattie ematologiche e solo per pazienti con requisiti adeguati. L’altro obiettivo è aprire a livello nazionale e locale un confronto con specialisti e decisori per valutare le criticità e per creare le premesse affinché questa innovazione abbia pieno successo”.

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Tumori del sangue

Le attività della campagna prevedono una pagina dedicata all’interno del sito dell’Ail (www.ail.it) con tutte le più importanti informazioni relative alle terapie Car-T, insieme a una mappa dei centri autorizzati alla somministrazione.

Nei capoluoghi regionali che ospitano centri abilitati alla somministrazione ci saranno eventi che coinvolgeranno specialisti, pazienti, caregiver, i volontari Ail e i media e avranno come focus lo stato dell’arte sulla terapia Car-T, le criticità nella Regione, le aspettative e le domande dei pazienti.

Le attività di informazione sono arricchite da un video-racconto orale, nel quale Andrea Grignolio, docente di Storia della medicina e bioetica dell’università San Raffaele di Milano narra il percorso di scoperta che ha portato a questo approccio nel trattamento dei tumori.