Avis, terza edizione di “Rosso Sorriso”
14 famiglie raccontano il dono

2021-09-27T16:02:25+02:00 27 Settembre 2021|Donazioni|
di Redazione

Parte la terza edizione di “Rosso Sorriso”, un progetto di Avis per la sensibilizzazione al dono patrocinato da Rai per il Sociale e che ha come media partner Rai Ragazzi. Dopo le edizioni del 2013 e del 2017, l’iniziativa del 2021 si evolve e apre alla multimedialità.

Iniziative come Rosso Sorriso entrano in quell’otttica di sensibilizzazione nel lungo periodo che servono, senza ombra di dubbio, a rivolgeri ai più piccoli e preparare i donatori di domani. Ma c’è di più. Attraverso il coinvolgimento dei ragazzi, si arriva alle loro famiglie, per generare un’unità di intenti e un paniere di valori a cui ispirarsi in grado da fungere come collante per le comunità.

L’edizione 2021 è testimonianza proprio di questi obiettivi. La presentazione è stata in cartellone sabato 25 settembre allo spazio Phyd di Milano, dalle 10.30 alle 12.

Eccola la differit:

 

A moderare la diretta è Oreste Castagna, attore e conduttore televisivo, già voce e volto delle due passate edizioni.

Se le precedenti iniziative raccontavano il dono tramite il linguaggio delle favole e dei disegni, questa volta la parola passa direttamente alle famiglie italiane, con quattordici video di storie e testimonianze, girati in quattordici diverse città dello Stivale, che spiegano come la missione di Avis ispiri ai protagnositi vita di tutti i giorni.

Il docu-reality, il primo firmato Avis, sarà poi messo a disposizione per tutte le sedi territoriali mediante una piattaforma on-line.

“Le riprese – spiega il presidente di Avis nazionale, Gianpietro Briola -, sono state girate tra le scuole e le realtà domestiche dei ragazzi. E’ un documentario che contiene un messaggio di sensibilizzazione, di solidarietà e di cittadinanza attiva”.

“Quello che vogliamo far emergere con Rosso Sorriso –commenta Castagna sulla pagina Facebook di Avis – non è solo la conoscenza dell’Associazione, ma quanto ogni nucleo contribuisca, nell’educazione dei figli, a promuovere i sentimenti cardine di Avis e di tutti i donatori. La pandemia certamente non ha agevolato il nostro lavoro e per questo voglio ringraziare fortemente le famiglie e le sedi locali di Avis che, attraverso il loro supporto, ci hanno consentito di raccogliere e raccontare testimonianze veramente straordinarie”.