Il fil rouge tra donatori e pazienti
Filippo, guarito dalla leucemia

2021-09-09T12:49:28+02:00 9 Settembre 2021|Storie|
donatori Giancarlo Liviano D'Arcangelo

Il fil rouge indistruttibile tra donatori e pazienti. Dire che un gesto semplice che costa pochi minuti del proprio tempo come il dono del sangue può salvare una vita, non è uno slogan, è pura verità.

Ci sono categorie di pazienti, come gli emofilici e le persone colpite da leucemia, che possono affidarsi solo ai donatori di sangue e a quei 15 minuti spesi al centro trasfusionale per migliorare le proprie condizioni di salute.

Poiché le testimonianze dirette, di chi vive certe esperienze, contano più di mille spiegazioni, ecco le parole di Filippo, ragazzo che dalla leucemia è addirittura guarito.

“Secondo me è importantissimo portare in giro per l’Italia il tema della donazione di midollo e di sangue perché per noi sono state davvero l’unica speranza, l’unica possibilità di guarigione. Di questa opportunità, di salvare la vita con un semplice gesto, vorremmo parlare a tutti i ragazzi. Dare la propria disponibilità per salvare una vita, per essere eroi. L’esperienza mi ha cambiato tanto, mi ha fatto nascere questa gratitudine verso gli altri e questa voglia di restituire quello che ho ricevuto. È bello ricevere ma è molto più bello donare”.

La testimonianza di Filippo sancisce il focus del mese di settembre, che per Ail (Associazione italiana contro leucemie, linfomi e mieloma), è quello dedicato alla prevenzione dei tumori del sangue:

Il progetto “Un futuro oltre la malattia, affrontare la cronicità nelle leucemie e nel mieloma” consente “approfondimenti, informazioni e servizi gratuiti per chi si trova a dover convivere a lungo termine con una neoplasia ematologica. Al centro delle attività ci sono tre patologie: leucemia mieloide cronica (LMC), leucemia linfatica cronica (LLC) e Mieloma”.

A questo link è possibile entrare nei dettagli del progetto

Leucemie e Mieloma: Affrontare la cronicità (ail.it)

I quattro obiettivi principali che Ail vuole raggiungere sono 1) Informare il pubblico; 2) promuovere e migliorare la ricerca; 3) rispondere alle necessità dei pazienti, e 4) lanciare un messaggio di speranza sulla guarigione, che è possibile.

Peraltro, proprio in questi giorni, è giunta la notizia di una ricerca italoamericana che offre una nuova terapia per curare in maniera efficace la leucemia mieloide acuta, terapia che si basa sulle cellule T dei donatori sani.

Lo studio in questione è il frutto della collaborazione tra il Centro di ricerca Tettamanti di Monza, e il Lineberger Comprehensive Cancer Center del North Carolina.