Dopo un giugno negativo, che aveva fatto registrare un calo del 10,1% sulla raccolta plasma, purtroppo la tendenza al ribasso dell’estate 2021 si conferma anche a luglio. Il calo di raccolta rispetto a luglio 2020 è infatti dell’11,8%, numeri che si fanno sentire, e rafforzano gli appelli istituzionali dei mesi precedenti, quando i dirigenti delle associazioni di donatori italiani o quelle dei pazienti avevano ravvisato un allarme per la fornitura dei farmaci salvavita a tutti coloro che ne hanno bisogno.
Sono stati numerosi gli appelli associativi delle ultime settimane, e la speranza è che abbiano effetto immediato in attesa di una re-ingegnerizzazione del settore trasfusionale, affinché la raccolta sia aiutata nel lungo periodo.
Entrando nel merito delle performance regionali riassunte dai dati Cns in figura 1, sono tanti i triangoli rossi a caratterizzare le infografiche, a riprova di un calo generalizzato. Male la Lombardia (-9,7%), il Veneto (-20, 4%), l’Emilia Romagna (-16,2%), il Lazio (-32%) e la Campania (-36,9%). Bene invece la Puglia, (+35,9%), la Liguria (+8,8%) e le province autonome di Trento (+35%) e Bolzano (+17,7%).
Pensando invece alla raccolta annua, ovvero dei primi 7 mesi del 2021 vs i primi 7 del 2020, per fortuna il quadro cambia leggermente. Le buone performance dei primi mesi dell’anno consentono al 2021 si essere ancora in vantaggio di qualche migliaio di chili, 501 mila contro 492 mila, e di essere in linea con le previsioni. Vantaggio tuttavia ormai minimo che non dovrà essere dilapidato nei prossimi mesi, quando ci auguriamo di vedere dei segni positivi davanti ai numeri di raccolta.
Per ora, invece, vale sempre la regola omnia: in queste ultime settimane di ferie prima donare poi partire. Un piccolo gesto che può fare molto bene a chi ci sta vicino.