Chi ha tatuaggi e piercing può donare
Va rispettato il “periodo finestra”

2021-08-18T14:33:52+02:00 11 Agosto 2021|Regole|
di Valerio Valeri

Chi ha tatuaggi o piercing, può donare il sangue? Questa è la domanda che si pongono migliaia di persone ogni anno, soprattutto durante il periodo estivo, quando le vacanze e il maggior tempo a disposizione mettono nelle condizioni di scegliere di abbellire il proprio corpo con questa arte. Un’arte che comporta l’utilizzo di un ago, il quale pigmenta la pelle e che sta prendendo sempre più piede in Italia: sono infatti oltre 7 milioni, secondo uno studio dell’Istituto Superiore di Sanità in collaborazione con Ipr Marketing, i nostri connazionali che decidono di imprimere disegni o frasi indelebili sulla pelle.

Infografica del Cns

Va da sé che, essendo un intervento che necessita contatto con il nostro sangue, l’attenzione sia molto più alta del solito. In ogni caso, la risposta alla domanda iniziale è sì, chi ha tatuaggi o piercing può donare il sangue. Ma deve aspettare quattro mesi.

La tempistica è stata stabilita dal Centro Nazionale Sangue, che ha riempito un gap normativo fornendo delle regole comportamentali rigorose, al fine di evitare gravi conseguenze sia per chi dona sia per chi riceve il sangue donato.

Come è possibile leggere anche sul sito dedicato del ministero della Salute, il motivo dell’attesa di quattro mesi è dovuto dal fatto che non è possibile accertare che nelle procedure indicate siano state rispettate tutte le norme igienico-sanitarie. Bisogna quindi considerare l’ipotesi che la strumentazione utilizzata potrebbe essere veicolo di infezioni.

I quattro mesi sono il “periodo finestra” che deve passare dal momento del possibile contagio a quando il virus diventa rilevabile tramite un test. E non bisogna sottovalutare la possibilità che, se fatto in un posto dove le norme non vengono rispettate, il tatuaggio – o il piercing – sia veicolo di Hiv, Epatite B ed Epatite C.

Per non rinunciare ad un tatuaggio, ma nemmeno a donare il sangue, il consiglio che viene dato da Mario D’Avino, medico del servizio di immunoematologia e medicina trasfusionale dell’ospedale San Raffaele di Milano “è di prenotare la donazione e non appena si fissa la data, decidere quella in cui si effettuerà il tatuaggio. Cosicché si potrà prima donare il sangue e nei giorni successivi andare al centro tatuaggi, così da non dover attendere troppo tempo prima di donare”.