Covid e raccolta del sangue cordonale
Il report annuale del Cns

2021-08-05T14:49:07+02:00 5 Agosto 2021|Attualità|
di Valerio Valeri

L’emergenza sanitaria dovuta al Covid 19 non ha comportato rallentamenti e disagi solo per quanto riguarda la raccolta di sangue intero ed emocomponenti. A subire la pandemia è stata anche la raccolta di sangue cordonale. 

Da quanto emerge dall’ultimo report del Centro Nazionale Sangue, rispetto al 2019 c’è stata una diminuzione addirittura del 40%. Questo perché lo scorso anno è stato impossibile garantire dei percorsi intra-ospedalieri sicuri e molti punti nascita sono stati riconvertiti in ospedali Covid.

I dati del report

Andando a leggere il report, si scopre che nel 2020 le unità di sangue cordonale raccolte dai 270 punti nascita, collegate alle 18 banche di cordone presenti in Italia, sono state il 2.1% dei parti avvenuti in quei centri, cioè 5.742 unità. L’anno precedente il totale era stato di 10.661, ovvero il 3.8% dei parti. Trecentoventi le unità portate nelle banche, rispetto alle 655 precedenti. Al 31 dicembre 2020 erano disponibili 46.309 unità di sangue cordonale, il 90.3% delle quali per uso allogenico non familiare (quindi per trapianti tra persone differenti), il 9.3% per uso allogenico dedicato e lo 0.4% per uso autologo (quindi il donatore e la persona beneficiaria sono la stessa).  Il numero totale di unità distribuite alle banche è salito da 1.742 a 1.775, in leggero aumento.

Il parere della responsabile tecnico-sanitaria del Cns

“Nonostante il trend negativo registrato in questi ultimi anni – ha commentato la dottoressa Simonetta Pupella, responsabile dell’area tecnico-sanitaria del Centro Nazionale Sangue – la donazione del sangue di cordone ombelicale rimane un grande gesto di solidarietà, attraverso il quale si offrono opportunità di cura a quei pazienti in attesa di trapianto di cellule staminali che non trovano un donatore compatibile nei Registri nazionale e internazionali o nell’ambito familiare. Il sangue cordonale rappresenta, anche quando non idoneo per numero di cellule staminali alle finalità di trapianto, una sorgente preziosa di emocomponenti alternativi quali i globuli rossi per le trasfusioni neonatali e le piastrine per gli impieghi topici riparativi”.

L’importanza del sangue cordonale

All’interno del sangue cordonale ombelicale (SCO) sono presenti le cellule staminali emopoietiche, le stesse che abbiamo nel midollo osseo e nel sangue periferico. La loro importanza è dovuta al fatto che sono progenitrici di tutte le linee cellulari del sangue, dai globuli rossi ai globuli bianchi e le piastrine. Il trapianto di di queste cellule è una consolidata terapia salvavita per curare gravi malattie del sangue congenite e acquisite, immunodeficienze e malattie del metabolismo. 

Quella di utilizzare le cellule staminali è, infine, una pratica utilizzata anche nella medicina rigenerativa, vista la loro capacità di ricostruire tessuti malati o danneggiati. Per questo, da anni, viene incoraggiata la donazione allogenica, volontaria, gratuita e anonima: non solo per una questione di valore sociale, ma perché rappresenta una risorsa per far sì che tutti i cittadini si vedano con le stesse possibilità di accesso a terapie salvavita.

Cosa consente la normativa in Italia

In Italia ad oggi è permessa la raccolta di sangue cordonale ombelicale per trapianti allogenici a fini solidaristici, la raccolta per trapianto al neonato con una patologia verificatasi all’atto della nascita o evidenziata in periodo prenatale o per uso dedicato ad un familiare con una patologia che risulti curabile con le cellule staminali emopoietiche. Inoltre, la raccolta è consentita per quelle famiglie che rischiano di avere figli affetti da malattie geneticamente determinate con evidenze scientifiche comprovate e infine per uso autologo dedicato nell’ambito di sperimentazioni cliniche approvate, col fine di raccogliere prove scientifiche di un impiego del sangue cordonale nel caso di patologie specifiche.

Se, invece, l’uso è esclusivamente autologo e non persistono le condizioni citate in precedenza, allora la normativa vieta la conservazione. Non è permessa l’istituzione di banche private e qualsiasi forma di pubblicità di queste ultime. La raccolta di sangue cordonale ombelicale a scopo personale è permessa se la sua esportazione avviene in strutture private fuori dal Paese. 

LEGGI l’approfondimento di Donatori H24 sul sangue cordonale ombelicale