Anche nel 2021 l’Italia si sta pericolosamente avvicinando verso l’emergenza sangue. Secondo il trend delle ultime settimane, il picco dovrebbe presentarsi il mese prossimo. Nulla di nuovo, purtroppo, sotto al sole d’agosto.
L’emergenza, appunto, non è ancora entrata nella sua fase acuta, prima che diventi sistematica si segnalano appelli alla donazione che provengono da Nord a Sud. Le cause sono note: tanti donatori regolari partono per le vacanze e tanti cittadini rischiano di diventare riceventi a causa degli spostamenti in aumento che comportano un incremento degli incidenti stradali.
Tra i problemi di fondo c’è anche una mancanza di programmazione da parte delle aziende sanitarie locali. Il (sacrosanto) periodo di ferie interessa anche il personale ospedaliero, così, anche chi vorrebbe donare il sangue rischia di trovare una porta chiusa. Succede nel pistoiese, dove la turnazione degli infermieri ha cambiato il calendario dei centri di raccolta, costretti a ridurre i giorni di apertura; stessa cosa accade nella Asl di Frosinone e accadrà ancora in varie parti dello Stivale nei prossimi giorni e settimane.
Localmente, rischiano di chiudere anche le sale operatorie: le frigoemoteche del messinese sono a secco mettendo a rischio le trasfusioni destinate alle operazioni, sia programmate, sia d’urgenza, e ai pazienti oncoematologici e talassemici. La situazione di Scilla si ripete a Cariddi, dove a Reggio il personale sanitario è costretto a rinviare gli interventi non considerati d’urgenza.
Nell’insieme, la regione più a rischio pare essere la Toscana, in figura in alto, meta turistica d’eccellenza per le vacanze estive, dove si registra “grave o gravissima emergenza” dei gruppi A, B, e 0 sia positivo, sia negativo, le uniche scorte sufficienti sono quelli di AB positivo Il dato, quasi in tempo reale, lo fornisce il Centro regionale sangue tramite il servizio “meteo sangue” raggiungibile a questo link.
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