Donazioni estive, qualcosa può cambiare
Parola a Gianfranco Massaro, Fiods

2021-06-04T14:49:06+02:00 4 Giugno 2021|Attualità|
di Valerio Valeri

Arriva l’estate e come spesso accade il rischio che le donazioni di sangue subiscano un forte calo, dovuto alle partenze per le ferie, è dietro l’angolo. Negli ultimi anni, però, sembra che il trend in Italia stia vivendo un’inversione positiva di rotta – a parte nel 2020, a causa del Covid-19 – e il nostro Paese stia recuperando posizioni nella “classifica” europea per quanto concerne l’autosufficienza ematica.

Per saperne di più, abbiamo interpellato Gianfranco Massaro, consigliere dell’Avis Molise e presidente della Fiods, la Federazione internazionale delle organizzazioni dei donatori di sangue, che si occupa di coordinare l’universo del dono del sangue e le sue questioni primarie di natura etica, organizzative o progettuali in campo internazionale.

Il consigliere di Avis Molise e presidente della Fiods, Gianfranco Massaro

Gianfranco Massaro, cosa serve per impedire che in estate calino le donazioni?

Tanta comunicazione. Vanno lanciati più messaggi possibili, raggiungendo i donatori in ogni modo. Qui in Molise, per esempio, verranno affissi manifesti in tutta la regione per invitare al dono prima di andare in vacanza. Bisogna sensibilizzare e fidelizzare i donari, perché quando questa operazione riesce, allora c’è risposta. Il rapporto diretto è fondamentale.

Com’è andata nel 2020?

E’ stato un anno terribile per tutti, il calo è stato sensibile ma direi anche fisiologico in tutte le regioni a causa della pandemia. Un black out totale. Nonostante questo, in Italia la situazione non è peggiorata e abbiamo quasi raggiunto l’autosufficienza. C’è però da dire che ha “aiutato” il calo drastico delle operazioni chirurgiche, perché gli ospedali erano tutti concentrati nel fronteggiare l’emergenza sanitaria dovuta al virus.

Quali sono le regioni più sofferenti al momento?

Lazio e Sardegna, ma in generale la situazione è migliorata e lo stesso Lazio ad oggi gode di una salute migliore. Il trend positivo delle donazioni è generale, le associazioni si stanno tutte attrezzando per raggiungere ottimi risultati e per questo le ringrazio. A Roma inoltre, il 14 e 15 giugno ci sarà la giornata mondiale del donatore e sarà un momento importante per fare il punto.

L’Italia è un Paese virtuoso?

Da qualche anno lo è, in Europa siamo ai primi posti. Ci tengo però a dire che va incrementata la raccolta di plasma, già si vedono ottimi risultati ma va fatto di più.