Vaccini, il rischio coaguli si può risolvere, secondo uno studio di Francoforte

2021-05-28T11:58:57+02:00 28 Maggio 2021|Attualità|
di Valerio Valeri

Secondo uno studio della “Goethe-University” di Francoforte, al momento solo anticipato al pubblico ma non ancora stampato su una rivista ufficiale, i (rari) problemi di coagulazione del sangue innescati dai vaccini Astrazeneca e Janssen (Johnson&Johnson) avrebbero origine dal metodo in cui le istruzioni per produrre la proteina del Sars-Cov-2 vengono introdotte nelle cellule.

Un problema che si può risolvere rimodulando i vaccini. “Astrazeneca e Janssen – spiegano i ricercatori – rilasciano una sequenza nel Dna che serve a produrre la proteina del virus nel nucleo della cellula e non nel citoplasma, cioè la parte esterna, come invece fanno i vaccini a base mRna. Una volta nella cellula, può succedere che una parte del Dna si ‘rompa’f finendo nel sangue e provocando i coaguli”.

In Gran Bretagna queste conseguenze sarebbero state riscontrate in 309 individui su 33 milioni di vaccinti, con 56 morti. In Europa sono arrivate 142 segnalazioni su 16 milioni di vaccinati, quindi 1 ogni 100mila.

Ridisegnare il Dna veicolato dall’adenovirus potrebbe essere una soluzione al problema, come spiega uno degli autori dello studio, Rolf Moarchalek, al Financial Times. ” Con i dati che abbiamo raccolto possiamo spiegare alle compagnie farmaceutiche come cambiare le sequenze che codificano la proteina per prevenire le reazioni indesiderate”.