Donare sangue a diciotto anni: i giovani e il mondo della donazione

2021-03-29T15:09:25+02:00 29 Marzo 2021|SCUOLA|
donare di Laura Ghiandoni

Rispondere alle domande dei ragazzi parlando di donazione di sangue rappresentava, prima dell’epidemia di Covid-19, un bellissimo momento d’incontro tra i volontari delle associazioni di donatori e i giovani, utile a introdurre i valori del dono alle scolaresche riunite nelle classi.

Gli incontri erano anche un’occasione per approfondire alcuni nodi cruciali – come ad esempio il tema del fumo e donazione – e questioni meno impegnative, più legate alle gioie della partecipazione comunitaria.

Oggi, con il panorama scolastico legato alla Didattica A Distanza (DAD) non è più la stessa cosa.

Mentre aspettiamo di ritornare alla normalità, fiduciosi che avverrà quanto prima, è utile notare la forte reazione dalle associazioni di donatori sule tema del dono giovanile, reazione che ha generato iniziative in molte città, in vista della grande attesa generata dal World Blood Donor Day, che si svolgerà il 14 giugno in Italia.

In attesa del World Blood Donor Day, il concorso #HackDonor2021

In attesa del WBDD, da pochi giorni sono aperte le iscrizioni al concorso #HackDonor2021, l’hackathon organizzato dal Centro Nazionale Sangue e da DiCultHer.

La partecipazione all’iniziativa, che prevede la creazione di elaborati e prodotti legati sia al mondo della donazione che ai social, è aperta a tutti, individuale o a gruppi. Basta avere compiuto 18 anni e non aver superato i 45 anni di età.

Il concorso si articola in cinque sezioni: una dedicata alla realizzazione di un prodotto di social media journalism sulle tematiche del sangue, una alla realizzazione di una campagna di comunicazione per il World Blood Donor Day, una alla progettazione di una applicazione per lo smartphone o di una applicazione per il web utile per la promozione della donazione, una alla realizzazione di un video gioco o di un fumetto a tema.

L’ultima categoria riguarda invece la realizzazione di un brano musicale inedito, da presentare ed eseguire durante un apposito evento online, che dovrà trarre ispirazione diretta dallo slogan della giornata. Lo slogan è “Give blood and keep the world beating” che tradotto significa all’incirca “Dona sangue e dai ritmo al mondo”.

La data ultima per inviare gli elaborati è il 15 maggio.

Ecco il link al bando completo per partecipare.

Federico e Sharon, di Avis Mirandola: “Dateci progetti concreti e noi ci siamo”

Sharon e Federico, donatori di sangue appena maggiorenni legati ad Avis Mirandola, intervengono sul falso mito del giovane che non ha voglia di partecipazione sociale. I due non si riconoscono in quel tipo di concezione e non riconoscono nemmeno i loro coetanei.

Sharon Lavezzo

“Tra i giovani c’è voglia di scendere in campo” spiegano con energia, ma sono necessarie le condizioni più adatte. “I giovani hanno bisogno di percorsi e progetti che evidenziano subito la loro “utilità”, la loro concretezza, la loro capacità di affrontare bisogni leggibili ed immediati” e Federico continua: “Non è che i giovani hanno poca voglia di impegnarsi. Sono sempre più scettici, a volte addirittura scelgono di non scendere in campo quando vengono loro proposti “valori” astrattamente intesi”.

Federico Paltrinieri

Le iniziative per donare nelle scuole e nelle città

Tra le altre iniziative tornate a fiorire nelle città e nelle scuole in queste ultime settimane, merita di essere segnalata quella dell’associazione Croce Azzurra di Pontassieve, in provincia di Firenze: grazie al progetto “Io Dono”, infatti, non si è fermata l’attività di sensibilizzazione che ha portato i giovani dell’istituto superiore Ernesto Balducci a donare e conoscere l’attività del centro trasfusionale locale.

Fortunati anche i giovani di Castelfiorentino, per aver ricevuto da parte del sindaco Alessio Falorni, una lettera tutta speciale. Il sindaco ha invitato i giovani a donare quale gesto di partecipazione alla comunità.

Nella lettera si legge: “A diciotto anni si possono fare tante nuove cose anche aiutare gli altri con un gesto semplice come donare il sangue. È un atto prezioso e di grande civiltà, non solo per chi lo riceve ma anche per chi lo compie. Il sangue non si fabbrica, il sangue si dona. Il tuo dono può dare la vita a una persona e a te la grande soddisfazione di aver contribuito a salvare quella vita. Inoltre è esente da rischi e ti permette di controllare periodicamente la tua salute”.