
Il plasma iperimmune è un tema sempre molto discusso, e mentre in Italia si aspettano con ansia le valutazioni dell’Istituto superiore di Sanità sullo studio Tsunami, l’Europa continua a investire nella raccolta di plasma iperimmune allo scopo di tracciare tutte le evidenze possibili e ottimizzare al meglio l’utilizzo di una risorsa che va necessariamente considerata importante, mentre la politica prova ad accelerare la diffusione massima dei vaccini e l’Aifa autorizza l’utilizzo degli anticorpi monoclonali.
Sappiamo bene che l’Europa ha puntato molto sul plasma iperimmune: il progetto principale dedicato, che si chiama Support- E, ha proprio lo scopo di coordinare e armonizzare tutti i paesi membri per trovare uno standard di utilizzo della risorsa CCP (Covid-19 Convalescent Plasma) che sia dimostrato scientificamente e reso valido per tutti, in modo che i livelli sanitari di ogni paese membro siano conformi e che ciascun cittadino dell’unione possa ricevere lo stesso trattamento.
Proprio nelle ultimissime ore, dunque, sul profilo Twitter ufficiale del programma, è stato pubblicato un video che spiega in modo chiaro ed efficace in cosa consiste Support-E e in che modo si propone di raggiungere i propri obiettivi:
Ecco il video integrale visibile in basso: un contenuto che in poco più di due minuti spiega molto bene quanto una ricerca sul plasma iperimmune improntata al massimo dell’efficienza sia decisiva per aiutare le comunità a ritornare alla vita normale, quella a cui eravamo abituati prima della pandemia:
Il profilo Twitter di Support-E, dunque ha voluto lanciare questo video come appello per tutti i cittadini dell’unione che sono guariti dal Covid-19, a non perdere la loro occasione di donare plasma iperimmune, supportando l’iniziativa che vede ormai 12 strutture in partnership provenienti da 8 paesi diversi:
SUPPORT-E project, funded by @EU_Commission, aims to better evaluate convalescent #plasma therapeutic use to tackle not only #COVID19 but even other infectious diseases and future pandemics. To do so we need your help. So, if you had Covid-19, please consider donating your plasma pic.twitter.com/XTF5guo1Ll
— Support-E (@SupportEproject) February 10, 2021
Tra questi 8 paesi naturalmente c’è anche l’Italia, e così anche il nostro Centro nazionale sangue ha raccolto l’appello a donare il plasma iperimmune e l’ha rilanciato, chiedendo un gesto nobile a tutti gli italiani guariti da Covid-19 e sottolineando l’adesione convinta del Cns al programma europeo, in collaborazione con i due ospedali che sin dalla prima ondata hanno lavorato più attivamente sul plasma iperimmune utilizzandolo come terapia compassionevole e ottenendo importanti risultati clinici nei casi di somministrazione tempestiva:
Il progetto SUPPORT-E servirà a valutare e a dare indicazioni sull’utilizzo clinico del #plasma iperimmune. Il Cns è in prima linea con il San Matteo di #Pavia e l’ASST di #Mantova. Ma serve anche il vostro contributo. Se siete guariti dal #COVID donate il plasma iperimmune. https://t.co/prcsuHYwdK
— Centro Naz. Sangue (@CentroSangue) February 10, 2021
Come Donatorih24 non possiamo che partecipare alla diffusione di questo appello al dono, ricordando che in tutta Italia le associazioni raccomandano il dono di plasma iperimmune e collaborano alla raccolta, giacché, come ha ricordato spesso il presidente di Avis nazionale Gianpietro Briola , e come molti esperti interpellati nei live-streaming di Dh24 dedicati a questa importante tematica, il plasma iperimmune è la base per produrre le immunoglobuline specifiche e gli anticorpi monoclonali che, sotto forma di farmaco, potranno rappresentare un valido aiuto al vaccino per debellare la pandemia.