Farmaci contro il Covid-19: gli anticorpi monoclonali
A che punto è la ricerca di Toscana Life Sciences

2021-02-05T08:49:51+01:00 26 Gennaio 2021|Attualità|
farmaco anticorpi di Laura Ghiandoni

Gli anticorpi monoclonali, nel panorama delle terapie in corso di sperimentazione, sembrano avere tutte le potenzialità per diventare uno dei principali farmaci su cui punteremo per contrastare una volta per tutte l’epidemia di Covid-19.

E’ notizia di pochi giorni fa l’acquisto preventivo da parte della Germania di 200mila dosi per gli ospedali tedeschi, ma anche in Italia sono numerose le sperimentazioni in corso, ed è previsto l’arrivo del prezioso farmaco nei nostri ospedali entro l’estate.
In questo senso è di primo piano il lavoro di Toscana Life Sciences, fondazione che, in collaborazione con l’istituto di Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani, ha dato il via alcuni mesi fa alla creazione in laboratorio di un anticorpo monoclonale specifico contro il Covid-19 con il progetto MabCo19.
Abbiamo chiesto a che punto è il lavoro al responsabile del progetto Emanuele Andreano, fino ad oggi impegnato nell’identificazione degli anticorpi neutralizzanti.

Emanuele Andreano, responsabile progetto

Come procede la sperimentazione dell’anticorpo monoclonale realizzato nel MAD (Monoclonal Antibody Discovery) Lab?

“Si è conclusa la parte della ricerca dell’anticorpo monoclonale ed ora stiamo iniziando la fase uno dei test clinici”.

In cosa consiste la fase uno?

La fase uno mira a dimostrare la sicurezza del prodotto.

E poi?

Si procederà con la fase due e tre che indicheranno l’efficacia del farmaco in una popolazione più piccola (nella fase due), e più ampia (nella fase tre).

Come siete riusciti ad individuare gli anticorpi neutralizzanti?

Abbiamo isolato oltre 4200 cellule dal plasma dei convalescenti da Covid-19. Tutte queste cellule sono state testate per il riconoscimento della proteina Spike del coronavirus, elemento chiave per l’ingresso del virus nelle cellule dell’ospite.

Qual è stato lo step successivo?

Le cellule sono state portate nel laboratorio di sicurezza di livello tre, ambiente nel quale si lavora con il virus vivo.
Abbiamo testato gli anticorpi per il loro potere di neutralizzazione. Sono stati selezionati tutti quelli altamente potenti, cioè neutralizzanti, e ne è stato individuato uno che è risultato il migliore.

Cosa significa “potenza neutralizzante”?

Team di ricercatori del MAD Lab

La potenza dell’anticorpo è data dalla quantità minima necessaria per neutralizzare il virus. Più è potente l’anticorpo, minore sarà la quantità necessaria per contrastarlo.

Si parla dell’arrivo negli ospedali dei vostri anticorpi monoclonali nel tempo di qualche mese, mentre la campagna di vaccinazione è in corso oggi. Come si inserirà questo tipo di cura nel panorama della lotta al virus della primavera o dell’estate?

II vaccino e gli anticorpi funzioneranno in sinergia in quanto hanno caratteristiche di somministrazione ed effetto diverse.

Cioè?

Mentre il vaccino è profilattico – cioè non può essere somministrato a soggetti infetti, ma agisce prevenendo l’infezione dopo un procedimento che dura nel complesso oltre un mese- gli anticorpi monoclonali agiscono in tempi più brevi offrendo grandi vantaggi.

Quali vantaggi?

In primis l’efficacia immediata. Poi perché gli anticorpi monoclonali possono essere utilizzati sia a scopo profilattico che terapeutico.

Per ciò che riguarda l’immunità che differenze esistono in relazione al vaccino?

L’immunità offerta dal vaccino e dagli anticorpi è diversa. Il vaccino potrebbe offrire un’immunità che dura anche anni, gli anticorpi monoclonali richiedono una seconda somministrazione dopo alcuni mesi per continuare a proteggere il soggetto dal virus.

Chi è ricoverato verrà sottoposto a terapia con anticorpi monoclonali?

Si.

E per ciò che concerne le altre terapie, i monoclonali verranno utilizzati in combinazione con altri farmaci?

L’utilizzo di altre terapie complementari insieme agli anticorpi monoclonali è sempre a discrezione del medico in base allo stato fisico del paziente.

L’anticorpo monoclonale a quale livello dell’infezione potrebbe garantire la pronta guarigione del paziente?

Lo sapremo dopo la sperimentazione, ma siamo convinti che il nostro anticorpo monoclonale potrebbe essere efficace in pazienti con un moderato livello di infezione.