L’emocromo è uno dei più comuni esami che viene effettuato con le analisi del sangue. Misura il numero, la dimensione e la concentrazione dei globuli rossi (eritrociti), dei globuli bianchi (leucociti) quello delle piastrine (trombociti) e l’emoglobina.
Viene anche detto esame emocromocitometrico, ed è un test di grande rilevanza perché permette di capire se si è in piena salute oppure se c’è qualcosa che non va nel proprio organismo e se quindi è necessario sottoporsi ad ulteriori esami e visite mediche.
La tabella dell’emocromo completo ad un primo sguardo
E’ necessario sapere che alcuni giorni dopo essersi sottoposti al prelievo del sangue, viene consegnato un risultato composto da una tabella (con o senza righe), che non risulta di immediata lettura per il paziente. Il medico di fiducia è la persona a cui va mostrato il documento per una dettagliata valutazione, ma in generale è possibile sapere se un valore del sangue è fuori dalla norma perché accanto al risultato, quando non rientra nell’intervallo dei valori di riferimento, può essere presente un piccolo segno per metterlo in evidenzia.
Come leggere i dati dell’emocromo nelle analisi del sangue
Per chi volesse provare ad affrontare una lettura un po’ più approfondita delle principali diciture che compongono l’emocromo, è utile sapere che queste diciture, insieme alle unità di misura, possono variare in base al laboratorio dove sono state effettuate, ma che comunque in generale sono standardizzate.
Com’è suddivisa la pagina dell’emocromo completo
La pagina intitolata “emocromo completo” è divisa in alcune colonne (con o senza righe) che indicano:
• il tipo di elemento del sangue preso in esame: possono essere globuli bianchi, rossi, piastrine, ma anche l’emoglobina, e il volume corpuscolare della stessa o altri. E’ posto in calce di solito nella parte sinistra del foglio;
• il valore del risultato delle analisi dell’emocromo, cioè il numero dal quale capiremo se i nostri valori sono nella norma oppure no. Questo numero a volte è in grassetto;
• i valori di riferimento, o anche limite, (ma può avere diverse diciture): sono due numeri separati da barra, trattino o altro, che indicano l’intervallo dei valori ritenuti nella norma. Il primo numero indica il minimo valore e il secondo indica il massimo valore. I numeri cambiano, ma di poco, di laboratorio in laboratorio;
• l’unità di misura: può comparire con la dicitura di “U. Misura”. I laboratori ne utilizzano di diverso tipo. Può comparire la scritta “ul” che sostituisce “µl” che è il microlitro, cioè la millesima parte di 1 millilitro, oppure il millimetro cubo, cioè mm³. Nell’unità di misura viene utilizzato a volte un esponente per moltiplicare il valore del risultato. Per misurare l’emoglobina a volte si utilizza il g/dl cioè il grammo per decilitro.
I globuli bianchi
I globuli bianchi, anche detti leucociti, sono le cellule che si occupano dei meccanismi del sistema immunitario. Compaiono anche con l’acronimo WBC che sta per l’inglese White Blood Cells.
Esistono vari tipi di globuli bianchi: i linfociti, i monociti, i neutrofili, gli eosinofili e i basofili che compongono il totale dei globuli bianchi e che vengono presentati nei risultati delle analisi in percentuale e con il numero per microlitro o millimetrocubo.
I globuli rossi
I globuli rossi, anche detti “emazie” o RBC che sta per Red Blood Cells, si occupano di trasportare l’emoglobina ai tessuti. Sono valori nella norma quelli dei globuli rossi solitamente compresi tra 4 e 5,5 circa.
L’emoglobina
L’emoglobina, indicata con varie diciture, tra cui Hb, è una proteina complessa che si occupa di trasportare l’ossigeno. Nei risultati delle analisi emerge nel dettaglio con valori che possono indicare il volume corpuscolare medio, il contenuto medio emoglobinico e la concentrazione corpuscolare media emoglobinica. Il valore di riferimento dell’emoglobina si posiziona circa tra i 12 e 16,5 grammi per decilitro.
Per chi volesse donare sangue il valore dell’emocromo deve essere per le donne superiore a 12,5 g/dl e per gli uomini superiore a 13,5 g/dl.
Le piastrine
Le piastrine sono cellule che intervengono anche nel processo di coagulazione del sangue. Il valore di riferimento è tra i 150 e 400 circa per diecimila microlitri.