Dopo un mese di giugno altamente positivo che aveva visto una crescita sull’identico periodo del 2019 del 14%, anche luglio, sebbene in modo più contenuto, mantiene il trend di crescita dell’estate: + 2,7% sul piano nazionale e sul luglio dello scorso anno e un certo ottimismo per i mesi che verranno e il conseguente raggiungimento degli obiettivi del Piano nazionale plasma 2020.
Come si può vedere in figura 1 infatti, con una netta predominanza di triangoli gialli, la maggior parte delle regioni italiane hanno migliorato le proprie performance. Significative in positivo le raccolte in Umbria (+66%), in Piemonte (+23,1%), nelle Marche (+43,6%) e in Basilicata (+86%), sebbene ci siano anche casi di regioni chiave e densamente popolate che dovranno migliorare a partire da agosto. In particolare la Sardegna (-46,1%), la Puglia (-49,9%) e il Veneto (-12,7%) dovranno crescere nei mesi mancanti del 2020.
In figura 2, invece, tabella 3, è possibile entrare nel merito dei dati complessivi del 2020, da gennaio a luglio, in chilogrammi di plasma raccolti. Emerge quindi che il totale complessivo nazionale deve recuperare circa 10 ila chili rispetto al 2019, non molti se pensiamo ai mesi di lockdown, e si scopre che la metà di questi 10 mila chili sono localizzabili in Lombardia, regione tra le più colpite dal Covid-19.
Ora gli ultimi 5 mesi, con la rincorsa agli obiettivi 2020, con la speranza di non incorrere in una seconda ondata che potrebbe complicare non poco la vita dei donatori e delle strutture trasfusionali. Ecco perché donare con costanza in ogni periodo dell’anno, estate compresa, è sempre la migliore garanzia per la salute dei pazienti e di una comunità intera.