La Fratres con la Notte della Taranta
Una festa per parlare di donazione

2020-08-28T10:08:56+02:00 25 Agosto 2020|Primo Piano|
di Laura Ghiandoni

Un momento di intensa spensieratezza per parlare ai giovani di temi cruciali come la donazione di sangue. La Fratres anche quest’anno è unica partner sociale della Notte della Taranta, il cui concertone è stato registrato a Melpignano, in provincia di Lecce, il 21, 22 e 23 agosto, ma che la migliore selezione di pezzi è programmata in onda per tutti il 28 agosto alle 22.50 su Rai 2. La manifestazione, che di solito richiama centinaia di migliaia di spettatori, nonostante le rigide misure anti-Covid-19 che hanno obbligato al concerto a porte chiuse, è riuscita a riunire artisti del calibro di Diodato, Gianna Nannini e Mahmood.

presidente Fratres

Vincenzo Manzo, presidente Fratres

Vincenzo Manzo, presidente di Fratres, commenta così la partnership con l’evento che negli anni scorsi era un ineguagliabile momento di sensibilizzazione rivolto ai giovani: “Speriamo di sconfiggere il virus e superare questo momento positivamente per riprendere a collaborare con la fondazione facendo sempre sensibilizzazione alla donazione di sangue.

La promozione e l’incontro con tanti giovani che si avvicinano in maniera festosa a questa manifestazione permette di indicare loro che oltre all’allegria esistono anche altre situazioni di persone in difficoltà.

La distribuzione di gadget, come la penna Fratres, e di volantini che spiegano l’importanza della donazione di sangue, ci permette di avvicinarci a tantissimi giovani che, in una situazione di spensieratezza come questa, si dimostrano particolarmente aperti all’ascolto”.

E proprio non creare muri, ma ponti è il messaggio emblematico dell’evento di quest’anno. Evento che si è svolto, a causa del rischio epidemia, in maniera completamente diversa nella forma esterna, ma che nel contenuto ha mantenuto lo stesso tipo di carica energetica straripante derivante dal tipo di danza celebrato e dalla passione per la musica del popolo salentino.

Fratres Penna

Punto di riferimento è l’Orchestra Popolare de La Notte della Taranta, con i suoi musicisti e coristi, che quest’anno collaborano con l’Orchestra Roma Sinfonietta condotta da Paolo Buonvino.

Queste le parole del maestro: “Una sorta di viaggio verso l’essenza, all’origine della musica, capace di curare e guarire, e della danza liberatoria che diventa un antidoto contro il malessere. Una musica capace di abbattere i muri ed è questa la vera forza della tradizione popolare salentina: elimina le sovrastrutture, smussa le rigidità, rompe quelle barriere che separano”.