Cordoglio nel mondo del sangue per la scomparsa di Gabriele Calizzani

2020-08-18T18:10:47+02:00 18 Agosto 2020|Attualità|
di Laura Ghiandoni

Un grave lutto nel mondo italiano del sangue per l’improvvisa scomparsa di Gabriele Calizzani, figura di primo piano nell’ambito del volontariato legato alla tutela dei pazienti emofilici, responsabile del settore plasma e medicinali plasmaderivati del Centro nazionale sangue e componente del comitato scientifico dell’Istituto superiore di sanità.

Il dottor Calizzani, presidente della FedEmo dal 2008 al 2014, durante il suo esemplare percorso a sostegno e tutela dei diritti dei pazienti colpiti da malattie congenite emorragiche, si è anche prodigato a livello internazionale a fianco del Centro nazionale sangue nell’avvio di programmi di cooperazione che prevedevano la donazione di farmaci plasmaderivati anche a bambini in paesi esteri dove l’accesso alle cure è estremamente difficile se non, spesso, impossibile.

Tantissimi i progetti con associazioni del mondo del sangue portano la firma di Calizzani così come, oggi, sono tantissimi i messaggi di cordoglio pubblicati online. Tra questi le condoglianze del Centro nazionale sangue, la toccante lettera della presidente dell’associazione Italiana Centri di Emofilia, Angiola Rocino, e l’addio del dottor Arif Oryakhail dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione e lo Sviluppo di Kabul, il quale ha inviato questo messaggio:

“In ricordo di Gabriele.
Oggi con profondo dolore abbiamo appreso che il nostro caro amico, il dottor Gabriele Calizzani, ci ha lasciato. E’ una grandissima perdita per tutti noi, un grandissimo dolore.
Il Centro emofilia di Kabul, l’Associazione Pazienti emofilici afghani, i pazienti emofilici e i loro genitori esprimono con noi il loro profondo dolore e si uniscono alla moglie e alla figlia, stringendole in un abbraccio carico di affetto, di calore, di riconoscenza per la persona che sempre ha fatto il possibile per aiutarli e che per sempre rimarrà nei loro cuori.
Non ti dimenticheremo mai Gabriele.
Che la terra ti sia lieve, amico caro.
Con profondo dolore
Arif Oryakhail”