
Il sangue cordonale potrebbe essere più adatto alle terapie rivolte ai bambini nati prematuri. Lo dice una ricerca del Policlinico Gemelli-Università Cattolica di Roma pubblicata sul British Jorunal of Hematology. Il sangue cordonale non verrebbe più solo utilizzato per le cellule staminali, ma anche per trattare malattie del sangue, e tumori nei bambini che pesano meno di un chilo e nati con anticipo.
LEGGI l’articolo su Laleggepertutti.it