Sangue e plasma nel 2020, gli obiettivi da conseguire
L’autosufficienza è la priorità, i modi per raggiungerla

2020-07-06T15:06:55+02:00 6 Luglio 2020|Attualità|
donare sangue Di Giancarlo Liviano D'Arcangelo

Andare a prendersi l’autosufficienza per i globuli rossi ancora una volta, e avvicinarsi sempre più a quella del plasma. Lavorare con organizzazione e sguardo lungo per saper affrontare gli inconvenienti e le situazioni speciali come il lock-down: è questo il senso di una programmazione seria a lungo termine, e così, le istituzioni del sangue, hanno stabilito i principali obiettivi strategici per il 2020, e li hanno fissati nello schema di decreto “Programma nazionale di autosufficienza nazionale del sangue e dei suoi prodotti per il 2020” che verrà presentato in Conferenza Stato-Regioni (qui il documento completo).

Il documento programmatico parte dai risultati passati per comprendere e fissare le necessità future, e il punto di partenza è una crescita costante di miglioramenti che si sono ottenuti a partire dal 2016. Tra il 2016 e il 2019, infatti, il sistema italiano ha complessivamente garantito l’autosufficienza per tutti gli emocomponenti labili a uso clinico (globuli rossi, piastrine e plasma), e nel miglioramento dei dati ha sicuramente influito l’inclusione dei donatori tra le categorie degli aventi diritto al vaccino antinfluenzale gratuito.

Dati che tuttavia non devono assolutamente pensare a un rallentamento nell’impegno e nelle strategie di sensibilizzazione: anche perché sul piano della raccolta plasma per l’invio alle industrie farmaceutiche e la produzione di plasmaderivati c’è ancora tanto da fare in vista di livelli di autosufficienza sempre maggiori. Nel periodo che va dal 2016 al 2019, la raccolta plasma per produzione di plasmaderivati è aumentata di 45.110 kg, passando dai 813.060 del 2016 agli 858.170 kg del 2019 (fig.1)

Fig.1

Se pensiamo dunque all’anno nuovo, oltre alla ovvia riduzione degli sprechi – un aspetto su cui è ancora possibile migliorare, i responsabili delle strutture regionali in accordo con le associazioni di donatori hanno stabilito che servirà un leggero incremento della produzione (+0,9 unità %) sia dei consumi (+1 %) di globuli rossi al fine di garantire l’autosufficienza (figura 2, tabella 2), mentre per ciò che riguarda il plasma, come possiamo vedere in figura 3 (tabella 9), si proverà a raggiungere il risultato complessivo di 854.002 mila kg di plasma consegnato alle industrie per il frazionamento.

Fig. 2 Consumo e produzione globuli rossi, 2019 vs 2020

Fig. 3 Plasma da frazionamento nel 2020

Al fine di ottenere tali risultati, come già indicato da Gianpietro Briola in una recente dichiarazione a Donatorih24, servirà investire sui donatori e sulla facilitazione del loro compito. Come? Implementando i modelli organizzativi, dilatando gli orari di accesso ai centri trasfusionali e promuovendo la donazione in aferesi, aumentando sempre più le sinergie e le forme di collaborazione con i donatori associati.

Come ha insegnato il Covid-19, specialmente il lavoro sul plasma dovrà essere considerato altamente strategico, perché la risorsa ha, oggi, sul piano geopolitico la stessa identica importanza di cibo e materie prime, e una crescita della produzione interna consentirebbe al Paese di affrancarsi con maggiore efficacia dalle inquietudini di mercato in tempi di necessità speciali.