La raccolta plasma in Italia ad aprile
Il Coronavirus determina un calo

2020-06-05T11:00:21+02:00 5 Giugno 2020|Donazioni|
di Giancarlo Liviano D'Arcangelo

Con precisione e puntualità arrivano i dati della raccolta plasma di aprile comunicata dal Centro nazionale sangue, e sul parziale del mese in relazione all’aprile dello scorso anno l’impatto del Coronavirus si fa sentire. Se a marzo la raccolta aveva funzionato bene nonostante tutto, con una crescita dell’1,6%, il dato di aprile è negativo, con un calo del -11,7%.

Fig.1

Come emerge in figura 1, regioni estremamente importanti per la raccolta complessiva come Lombardia e Veneto subiscono un calo generale rispettivamente del – 18,4% e del 29,6%, che si aggiunge ad altri cali regionali importanti come quelli che si registrano nel Lazio (-40%), in Campania (-37,1%), Sicilia (-31,9%) e Provincia autonoma di Trento (-60,5%). Bene invece la raccolta in Emilia Romagna (+19, 9%), in Friuli Venezia Giulia (+29,6%) e in Toscana (+6,6%).

Se invece andiamo a verificare il dato aggregato nazionale in chilogrammi, visibile in figura 2 tabella 3, emerge che tra gennaio – aprile 2020 e lo stesso periodo 2019 la raccolta di questa stagione è inferiore di circa diecimila chili, una quantità colmabile nei prossimi mesi nell’ottica de rispetto dei parametri del Piano nazionale plasma. Quasi la metà dei chili mancanti riguardano il dato specifico della Lombardia, che mostra chiaramente quanto abbia influito l’epidemia, una deduzione confermata dal calo notevolissimo che si è verificato anche in Veneto.

Fig.2

Nei prossimi mesi sarà possibile verificare anche quanto l’impatto mediatico legato al plasma iperimmune, che ha fissato il tema plasma nell’agenda setting informativa mainstream per molte settimane, aiuterà la raccolta via plasmaferesi. La strada verso l’autosufficienza è sempre molto lunga e complessa.