La guarigione al plasma del dottor Sciuto
La videointervista a DonatoriH24

2020-05-25T09:52:11+02:00 25 Maggio 2020|Attualità|
di Giancarlo Liviano D'Arcangelo

Un incedere di momenti difficili, dalle fasi assolutamente normali in cui la malattia da Covid-19 è dentro il paziente ma ancora non si manifesta, fino all’escalation che tutti vorrebbero evitare. Come colpisce la malattia? Come si manifesta? Quanto debilita? E come migliora grazie alle infusioni di plasma iperimmune?

Giuseppe Sciuto, oculista primario al Carlo Poma di Mantova, in occasione del livestreaming “Arsenali al plasma” andato in onda sui canali web, Facebook e Youtube di DonatriH24, ha raccontato agli esperti invitati e a tutti gli spettatori l’iter che nel suo caso ha avuto il Coronavirus, conclusosi in lieto fine grazie alla terapia con il plasma dei pazienti guariti che avevano donato.

Le sue parole sono particolarmente interessanti perché consentono di capire bene come si possa essere colpiti a un nemico subdolo e invisibile, che colpisce senza farsi notare ma poi debilita fortemente, costringendo, talvolta, alla riabilitazione in terapia intensiva:

Sciuto ha vissuto la terapia in forma grave, e ha raccontato il senso di solitudine che si vive in ospedale, anche perché lui è stato colpito in un momento di picco, quando anche il personale non era sufficiente:

Momento decisivo per le sorti di Sciuto, è stata la decisione di provare la terapia al plasma, una decisione condivisa col professor De Donno, che in pochissimo tempo ha dato i suoi frutti:

Dopo la guarigione, bisogna pensare al futuro, e se la sperimentazione nazionale andrà avanti, un’arma importante saranno le banche del plasma, realizzabili grazie al dono dei pazienti guariti:

La testimonianza di Sciuto mostra dunque il Coronavirus dalla parte dei pazienti. E chiarisce che non c’è alcun bisogno di polemiche e personalismi ma solo di approfondire la ricerca e la sperimentazione, per non rivivere mai più settimane difficili come quelle da cui usciamo, grazie all’aiuto della scienza medica.