Un lettera d’amore per i donatori di sangue nei giorni in cui, l’epidemia di Sars-CoV-2, ci tiene tutti a distanza. Il presidente dell’Avis comunale di Latina, Emanuele Bragato, in un post su Facebook, si è rivolto a tutti coloro che in questi giorni sono tornati ad impegnarsi nella raccolta sangue, per offrire il proprio supporto a chi necessita di trasfusioni regolarmente e a tutti gli emopatici. La lettera comincia così: “Siete belli, lasciatevelo dire, anche dietro quella mascherina che vi cela metà volto. Siete belli, ordinati, pazienti, ma soprattutto siete la nostra speranza” l’affettuoso messaggio procede sottolineando lo sforzo che tanti stanno compiendo nel rimanere a casa: “Continuiamo a sentire gente che non rispetta i divieti, che se ne frega e che mette a rischio gli altri. Ma voi no. Voi avete capito, non solo quanto sia importante donare, o tornare a donare, avete capito anche che occorre farlo seguendo le regole”. Bragato racconta il suo punto di vista sulla drammatica situazione attuale: “Questa crisi è diversa dalle altre, dai terremoti, per far un paragone rispetto al passato recente. Questa é una crisi complessa, che non colpisce una comunità delimitata e distante, questa ci colpisce tutti. E proprio perché è complessa ci vorranno settimane, forse mesi, per tornare alla normalità. In tutto questo periodo sarà necessario un avvicendamento di persone solidali e sensibili verso ciò che serve e tra questo c’è il sangue“. Il presidente coglie l’occasione per felicitarsi con i donatori di sangue dell’aumento della raccolta avvenuto nelle scorse settimane e in un ultimo slancio di gratitudine, conclude: “Questa è una lettera aperta verso tutti voi che siete l’essenziale della società, la fiducia per tanti che lottano tra la vita e la morte e vuole essere il ringraziamento e un richiamo a continuare, perché dobbiamo essere ostinati verso ciò che fa bene. A nome di tutto il consiglio direttivo, ma posso sicuramente allargarlo alle istituzioni, visto anche il sollecito fatto dal prefetto a tutte le forze armate, voglio quindi esprimere gratitudine e orgoglio. Stateci vicino, stiamoci vicino“.