Emergenza coronavirus: crollo delle donazioni
Musso (Fidas): “Invito i donatori alla responsabilità”

2020-03-12T12:11:17+01:00 11 Marzo 2020|Attualità|
di Laura Ghiandoni

“Invito i donatori a continuare a fare la loro parte e scendere i prima linea per reagire all’emergenza così come fanno medici, infermieri e gli altri volontari della sanità” con queste parole Giovanni Musso, portavoce della Fidas nazionale, parla ai donatori di sangue e plasma delle federate.

“In questo momento così grave, è indispensabile un’assunzione di responsabilità da parte di tutti” e aggiunge: “Il nostro Paese ora non dovrebbe vivere un’altra crisi oltre il coronavirus. In questo momento in cui il sistema sanitario italiano è sovraccarico, non dovremmo trovarci a sopportare anche l’emergenza sangue. E’ una crisi nella crisi“. Riferendosi alle ultime circolari divulgate dal Ministero della Salute commenta: “Sono stati rimandati al dopo emergenza tutti gli interventi chirurgici. Rimangono da sostenere, con regolarità attraverso la raccolta di sangue e plasma, le terapie ai malati e gli interventi urgenti”.

Rispetto alle paure generate dal coronavirus che hanno toccato il mondo dei donatori, rassicura: “Donare è un gesto sicuro, i centri trasfusionali e le unità operative delle associazioni rispettano le precauzioni per evitare la diffusione del virus. Il punto nodale per far tornare la gente a donare è programmare le donazioni attraverso le telefonate, questo per evitare assembramenti nelle sale d’attesa. Anche ampliare gli orari di donazione potrebbe essere una buona soluzione. Per donare ai tempi del coronavirus un riferimento è l’algoritmo diffuso dal Centro nazionale sangue”.

Il presidente sostituto racconta il momento che sta vivendo la federazione, a poche settimane di distanza dal lutto per la morte di Aldo Ozino Caligaris: “La Fidas dopo la grande perdita subita, sta cercando di far fronte alla nuova emergenza. In particolare sta collaborando con le istituzioni e cercando di dare continuità all’attività svolta da Ozino, il quale era un vero punto di riferimento per il sistema trasfusionale del Paese”. Rispetto al ruolo che ora ricopre, dichiara: “Come da statuto della federazione ho assunto l’incarico di presidente, ma nel più breve tempo possibile andremo ad eleggere nuove cariche sociali, compatibilmente con le disposizioni governative”.