“Quando si è ammalato mio padre non mi sono sentita sola perché sono stata abbracciata dal mondo dei donatori“. Sara Ruggieri ricorda quello che avveniva un anno fa, quando, attraverso un post su Facebook, ha rivolto un appello a donare nell’ospedale in cui si curava il padre Gianfranco.
“Erano necessarie tre sacche di sangue al giorno per le trasfusioni e il primario mi ha detto che l’ospedale non aveva scorte sufficienti e l’ospedale rischiava di andare in deficit” spiega: “Non scorderò mai quello che è successo dopo: hanno risposto all’appello oltre cento donatori, mi hanno contattata sui social in privato, mi hanno rassicurata sul fatto che sarebbero andati e hanno inviato fotografie per mostrarmi che stavano davvero rispondendo alla mia richiesta. Ma non solo – racconta per Donatorih24 – sono andati a donare anche tanti miei colleghi di lavoro. Un collaboratore, in particolare, si è presentato in azienda che aveva un po’ di occhiaie e quando gli ho detto che lo vedevo un pochino pallido, mi ha risposto che prima di venire al lavoro era andato a donare per il mio papà”.
Il post, che nel febbraio del 2019 è stato condiviso oltre le 180 volte, ha portato a dei risultati concreti all’interno dell’ospedale: “Non scorderò mai la reazione del primario e dell’assistente, come mi hanno ringraziato per la quantità di sangue arrivata, per il numero di donazioni compiute nei giorni e nei mesi successivi” e conclude: “Oggi che è l’anniversario della morte di mio padre, serbo questo bellissimo ricordo e ringrazio i donatori“.
Sara, con un altro post su Facebook, il 20 febbraio di quest’anno ha ricordato: “Un anno fa chiedevo sangue per mio padre terminale al policlinico Umberto I. Un anno fa papà e io siamo stati virtualmente abbracciati da più di 100 donatori. Un anno fa ho capito quanto è bello abbracciarsi nei momenti tristi, non lo dimenticherò mai”.