“Con il nostro lavoro vogliamo essere vicini in modo concreto a tutte le persone che si stanno curando e che hanno una malattia del sangue” così interviene Romeo Guardani, presidente dell’associazione Studio e Assistenza Neoplasie del Sangue Claudio Pacifici per la giornata che fu istituita il 13 maggio 1992 da papa Giovanni Paolo II nel giorno di oggi 11 febbraio.
L’associazione oltre ad occuparsi della raccolta sangue, offre ai malati oncologici ed ematologici, servizi riguardanti l’assistenza domiciliare, legale e psicologica. “Il nostro impegno primario lo svolgiamo con il servizio navetta nel tragitto casa-ospedale-casa che spesso è necessario per la cura dei malati. Nel 2019 abbiamo compiuto circa 2000 ore annuali di trasporto dei pazienti grazie ad una vettura attrezzata. Ora siamo in acquisto di un secondo mezzo di trasporto grazie all’appoggio della Chiesa Valdese”.
Sensibilizzare i cittadini alla donazione di sangue è uno degli imperativi delineati nello statuto dell’organizzazione con sede nell’ospedale San Camillo Forlanini di Roma: “Proprio a febbraio stiamo avviando il calendario di presenza nelle scuole, dove cercheremo di coinvolgere il maggior numero di persone” e aggiunge:”Siamo molto presenti tra gli studenti, è qui che si inserisce il nostro maggiore sforzo, coinvolgiamo i ragazzi attraverso l’alternanza studio lavoro, e in progetti creativi legati al multimedia, che sono un’occasione per riflettere sul tema della donazione sangue. Allo stesso tempo gli stessi progetti sono un modo per produrre materiale video di testimonianze dirette sul tema utili alla sensibilizzazione”. Rispetto alla crisi costante che vive il sistema sangue laziale commenta: “Nella nostra area c’è una lacuna evidente e atavica nell’esigenza di approvvigionamento, la nostra associazione nasce per questo nel 1984″
Riguardo alla struttura organizzativa e di professionisti con cui l’associazione si muove sul territorio: “Siamo tutti volontari, oltre all’assistenza domiciliare che abbiamo offerto fino al 2016 e al servizio navetta che ci impegna molto oggi, forniamo anche assistenza psicologica: per chi vive una malattia il percorso di supporto è molto lungo, le persone vivono molti disagi, legati anche ai problemi estetici che possono derivare da una chemioterapia”. Riguardo gli altri servizi: “Ci occupiamo dell’accoglienza dei pazienti e degli accompagnatori che arrivano da fuori Roma, dell’alloggio in città, e quando necessario affianchiamo il paziente nell’assistenza legale” e aggiunge a proposito del numero di assistiti: “Siamo arrivati ad occuparci di 45 pazienti per volta presenti nel reparto, in questo periodo ricevono i nostri servizi circa 20 pazienti, ma quando avremo il secondo mezzo di trasporto potremo occuparci di più persone “.